32° Festival Nazionale “Maschera d’Oro”: le sette compagnie finaliste selezionate provengono da Piemonte, Trentino, Campania, Marche, Toscana e Veneto

La kermesse, in programma a Vicenza dall’8 febbraio al 21 marzo, è organizzata dal Comitato veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori ed è abbinata al 26° Premio Faber Teatro di Confartigianato Imprese Vicenza

Compagnia dell'Orso di Lonigo (Vicenza) in Le Chat Noir, scritto e diretto da Paolo Marchetto

VICENZA – Provengono da Piemonte, Trentino-Alto Adige, Campania, Marche, Toscana e Veneto le sette compagnie finaliste alla 32ª edizione del Festival nazionale “Maschera d’Oro”, la kermesse organizzata dal Comitato veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (Fita) d’intesa con Regione del Veneto, Comune di Vicenza, Il Giornale di Vicenza e Confartigianato Imprese Vicenza e con il patrocinio, tra gli altri, di Ministero dei Beni e delle Attività culturali, Amministrazione Provinciale di Vicenza e Fita nazionale.

Queste le prescelte, fra la settantina di candidature pervenute da tutta Italia: La Corte dei Folli di Fossano (Cuneo) in Nel nome del padre di Luigi Lunari, regia di Stefano Sandroni; Filodrammatica di Laives (Bolzano) ne Il marito di mio figlio di Daniele Falleri, regia di Roby De Tomas; Il Dialogo di Cimitile (Napoli) in Napoli Milionaria di Eduardo De Filippo, regia di Ciro Ruoppo; Teatrodrao & TeaTroTre di Ancona, in Equus di Peter Shaffer, regia di Davide Giovagnetti; I Pinguini di Firenze in La colpa è del giardino di Edward Albee, regia di Pietro Venè; Lo Scrigno di Vicenza in 7 minuti di Stefano Massini, regia di Amer Sinno; Compagnia dell’Orso di Lonigo (Vicenza) in Le Chat Noir, scritto e diretto da Paolo Marchetto.

Un gran bel mix di generi, dunque, in questa nuova edizione che, dopo una prima scelta affidata ad una commissione di giornalisti di settore, vede come selezionatore finale Roberto Cuppone, drammaturgo e docente all’Università degli Studi di Genova, scelto per questo delicato incarico dopo la scomparsa, l’estate scorsa, di Luigi Lunari, a lungo selezionatore del festival oltre che direttore artistico di Fita Veneto. Interessante anche la connotazione temporale dei testi in concorso: Napoli milionaria è del 1945, mentre con la commedia di Albee si sale agli anni Sessanta, ai Settanta con Shaffer, ai Novanta con Lunari e agli anni Duemila con le altre tre drammaturgie in finale (quella di Falleri è del 2009, quella di Massini del 2015 e quella di Marchetto addirittura del 2019).

Il calendario si snoderà dall’8 febbraio al 21 marzo, sempre il sabato sera alle 21. La serata di premiazioni – accompagnata dallo spettacolo fuori concorso “A republica dei mati” di Roberto Cuppone, messo in scena dalla compagnia trevigiana Il Satiro – si terrà sabato 28 marzo, con la proclamazione della compagnia vincitrice della “Maschera d’Oro” e dei premi individuali e collettivi in palio, cui si affiancheranno, come tradizione, il premio di critica “La Scuola e il Teatro” per gli studenti delle scuole superiori e il premio “Renato Salvato” per la diffusione della cultura teatrale.

La sfida al Teatro San Marco di Vicenza si svolgerà dall’8 febbraio al 21 marzo, con premiazioni il 28 marzo. Abbonamenti disponibili a prezzo ridotto fino al 6 gennaio.

Per i vincitori della “Maschera”, inoltre, assicurata anche la 26ª edizione dell’ambitissimo Premio “Faber Teatro”, riconoscimento promosso da Confartigianato Imprese Vicenza che consente alla compagnia che lo conquista di esibirsi per una sera sullo storico palcoscenico dell’Olimpico di Vicenza, teatro coperto più antico del mondo.