Cimice asiatica: arrivano i primi 200 mila euro

Dopo l’intervento della Regione, Coldiretti punta a portare il problema all’attenzione nazionale

La diretta televisiva con la trasmissione "Agorà"

ROVIGO – Il vertice avvenuto a Mestre, in sede Coldiretti, tra i vertici regionali dell’associazione e l’assessore all’agricoltura regionale Giuseppe Pan ha dato il ‘la’ per la ricerca di una soluzione al problema “cimice asiatica”. La determinazione di Coldiretti ha bucato l’obiettivo: infatti la Regione Veneto ha stanziato una prima somma pari a 200 mila euro per l’emergenza cimice che da almeno due anni sta flagellando il nostro territorio. La seduta di giunta di martedì ha trovato lo spazio e le risorse per fronteggiare il problema che ha colpito duramente Rovigo oltre al resto del Veneto.

L’origine del finanziamento arriva da una richiesta, tramite emendamento depositata da alcuni consiglieri regionali tra cui c’è, come primo firmatario, il polesano Graziano Azzalin. I danni da cimice asiatica registrati fino a ora sono almeno 100 milioni solo in Veneto, numeri destinati sicuramente a crescere perché alcune colture non sono ancora state raccolte e il danno potrebbe essere anche maggiore. «La cimice si sta letteralmente mangiando un intero settore – spiega Carlo Salvan, presidente Coldiretti Rovigo – Ringraziamo la Regione per questo primo intervento e ora rimaniamo in attesa delle modalità per accedere a questi finanziamenti».

«Qualcosa finalmente si muove – commenta Salvan – grazie anche allo sforzo messo in campo: come Coldiretti eravamo dall’assessore all’agricoltura Pan giusto una settimana fa e due settimane prima avevamo coinvolto centinaia di soci con un convegno con esperti del settore. Non da meno abbiamo cercato di estendere l’attenzione al problema rispondendo alla chiamata della televisione; venerdì scorso abbiamo anche ricevuto Rai Tre che con la trasmissione Agorà è stata presso una nostra azienda a Trecenta e lì i nostri soci hanno mostrato a tutta Italia in diretta i danni della cimice sui nostri frutteti. Il nostro impegno non si ferma alla comunicazione, siamo andati oltre: stiamo organizzando delle visite in campo per confronti con altre realtà che hanno adottato altre soluzioni per contenere il problema».

Il 23 luglio, con l’assessore Pan, Coldiretti Veneto non aveva solo esposto il problema, ma proposto un articolato piano d’azione, mentre l’assessore Pan aveva garantito il suo impegno a istituire un tavolo nazionale mettendo al corrente della situazione il ministro Gian Marco Centinaio. Pan aveva anche affermato che era «indispensabile attivare un piano di interventi» e si era riservato di dare presto risposte concrete. In sintesi, il piano di azione elaborato da Coldiretti Veneto mette insieme proposte su forme di assicurazioni, monitoraggio, assistenza tecnica, ricerca e sperimentazione e ovviamente indennizzi per gli agricoltori.

«Questa prima risposta al nostro piano è solo l’inizio – conclude il presidente Salvan – il percorso è stato aperto, ma è ancora lungo. La cifra coprirà una minima parte dei danni, ma è anche un modo per ottenere l’attenzione su ciò di cui abbiamo ancora più bisogno: attendiamo un tavolo nazionale per il coordinamento delle attività di ricerca e monitoraggio, oltre al via libera per l’uso della Vespa samurai da parte del Governo. Come ho già detto, siamo di fronte a un problema economico enorme e che va oltre la semplice azienda agricola: vanno quindi attuate e subito tutte le iniziative utili a contrastare questo insetto».