Concerto del duo Onorati & Sigurtà, venerdì 29 marzo al Ridotto del Teatro Sociale

Miles cubista: il “caos controllato” del quintetto anni ‘60

ROVIGO – Si chiuderà con un concerto del duo Onorati – Sigurtà, venerdì 29 marzo al Ridotto del Teatro Sociale, la breve rassegna dedicata a Miles Davis e promossa da Dipartimento Jazz del Conservatorio F. Venezze, Rovigo Jazz Club, Teatro Sociale e amministrazione comunale.

Il breve ciclo concertistico, inserito all’interno dell’iniziativa “Il Jazz in …Comune”, avrebbe dovuto aprirsi lo scorso 13 febbraio proprio con l’esibizione del trombettista bresciano Fulvio Sigurtà e del pianista livornese Stefano Onorati, docenti del Conservatorio rodigino oltre che autorevoli esponenti del jazz italiano. Il concerto, cancellato per l’indisposizione di uno dei due musicisti, viene finalmente recuperato il 29 marzo (chi avesse conservato il biglietto non dovrà quindi riacquistarlo).

Benchè non abbia ancora un disco alle spalle, il duo che vede affiancati il pianoforte di Stefano Onorati, classe 1966, e la tromba di Fulvio Sigurtà, classe 1975, è tutto fuorché improvvisato, avendo ormai più di qualche anno di attività alle spalle. Il trombettista si aggiunge frequentemente al trio di Onorati, che diventa in questo caso quartetto, ma sempre più spesso, quando gliene viene offerta l’opportunità i due musicisti, da tempo figure di spicco del jazz italiano, amano esibirsi nella difficile ma suggestiva formula del duo senza sezione ritmica.

L’accostamento al quintetto di Miles Davis di metà anni ’60 potrebbe sembrare azzardato a chi non avesse ancora avuto occasione di ascoltarli dal vivo, ed invece proprio il magico “interplay” e la splendida coesione che ha consentito a quel gruppo storico – completato da Wayne Shorter, Herbie Hancock, Ron Carter e Tony Williams – di regalarci meravigliosi momenti musicali, costituisce il fondamento delle scelte artistiche del duo, che spesso decide in corsa d’opera il repertorio della serata, assumendosi un rischio alto ma calcolato, grazie al mirabile affiatamento ormai raggiunto.

Il loro sarà quindi, in linea con il credo musicale davisiano, un concerto davvero “senza rete”, nel corso del quale, come tiene a precisare Onorati, “non conta quello che sceglieremo di suonare, ma come lo suoneremo”. Riletture del repertorio jazzistico meno gettonato, di compositori come Kenny Wheeler o John Taylor, si alterneranno a brani originali, ma in entrambi i casi la musica scivolerà su binari molto liberi, in cui più che i riferimenti armonici delle composizioni scelte conterà lo stretto dialogo che saranno capaci di intrecciare Sigurtà ed Onorati, musicisti sensibili e completi, oltre che eccellenti strumentisti. L’intento è quello di dimostrare, se mai ce ne fosse ancora bisogno, che quando ci sono il giusto “interplay” ed una sincera urgenza espressiva anche la musica più libera, apparentemente difficile, è in grado di coinvolgere ed appassionare gli ascoltatori.

Inizi del concerto alle ore 21.

Posto unico: intero € 10, ridotto € 6 – informazioni tel. 0425.25614