Concerto per la vita a Fratta Polesine

Speciale appuntamento con l’Orchestra del Conservatorio “Venezze” per ricordare Ilario Bellinazzi e Gianni Veronese

Il M° Silvia Massarelli

Fratta Polesine (RO) – Sabato 25 febbraio, con inizio alle ore 21.00, presso la Chiesa parrocchiale dei SS. Pietro e Paolo di Fratta Polesine, si terrà il “Concerto per la vita”, organizzato dal Comune di Fratta Polesine in collaborazione con RovigoBanca e con il Conservatorio “F. Venezze” di Rovigo.

Il concerto, dedicato alla memoria di Ilario Bellinazzi e Gianni Veronese, sarà tenuto dall’Orchestra Giovanile Venezze del Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze” diretta dal M° Silvia Massarelli, docente titolare della cattedra di Esercitazioni orchestrali presso il Conservatorio rodigino.

Il programma musicale, dal titolo “la leggerezza”, comprenderà pagine di Gioacchino Rossini, Georges Bizet, Gabriel Fauré e Claude Debussy. In tutti e quattro i lavori presentati è esaltato il tema della leggerezza, pur nelle diverse caratteristiche del secolo di musica sul quale si estendono le composizioni.

In apertura sarà eseguita l’Ouverture dal “Signor Bruschino” (1813) di Gioacchino Rossini, un brevissimo e gioioso brano divenuto celebre per l’effetto richiesto dal compositore ai secondi violini di battere ritmicamente l’archetto sul leggio; seguirà il primo movimento della “Sinfonia in do maggiore” di Bizet nella quale emergono reminiscenze rossiniane, ma soprattutto la freschezza di una composizione giovanile composta a diciassette anni nel 1855.

Con la “Suite dalle musiche di scene op. 80” di Pelléas et Mélisande (1898) siamo giunti alle soglie del Novecento: la scrittura musicale ripercorre le suggestioni della leggerezza dell’essere e della stessa, distesa, morte della protagonista del dramma di Maeterlinck da cui trae ispirazione, con un ordito timbrico alle soglie della dissolvenza; tale lezione si ritrova quale elemento caratterizzante nella produzione di Debussy di cui è in programma il titolo conclusivo della serata, la tersa trascrizione orchestrale della “Petite Suite” per pianoforte a quattro mani (1889) nella quale il malinconico sguardo al mondo delle danze antiche si intreccia con la liquidità e la vaporosità della poesia dell’invisibile e dell’ineffabile del secolo breve che si sta aprendo.

L’ingresso al concerto è libero e gratuito.