In Accademia dei Concordi l’ultimo appuntamento del ciclo “La fatica dell’arte al femminile – Quattro storie di donne chitarriste”

Venerdì 13 dicembre Nicoletta Confalone e Federica Artuso faranno conoscere la luminosa storia di Ida Presti

La musicologa rodigina Nicoletta Confalone e la chitarrista vicentina Federica Artuso

ROVIGO – Venerdì 13 dicembre alle ore 17,30 l’Accademia dei Concordi offre alla cittadinanza il quarto e ultimo appuntamento del ciclo “La fatica dell’arte al femminile”, con cui la musicologa Nicoletta Confalone e la chitarrista Federica Artuso hanno fatto conoscere altrettanti ritratti di musiciste di un passato più o meno prossimo, tanto straordinarie quanto dimenticate.

Un’occasione per conoscere la vita e le musiche di queste artiste, ma anche per riflettere sull’evolversi della condizione femminile e per confrontare i caratteri delle città in cui hanno vissuto e che hanno influenzato, più o meno evidentemente, il loro modo d’essere. Dopo Maria Luisa Anido e Buenos Aires, Emilia Giuliani fra Napoli e Vienna, e la Londra delle sorelle Pelzer, questa è la volta di Parigi e di Ida Presti, luminosa meteora del panorama musicale novecentesco, morta improvvisamente a soli quarantadue anni nel 1967.

Tanto sfavillante era il suo talento quanto carica di ombre, mistero e premonizioni la sua vita, a partire dalla frase che suo padre le ripeteva spesso: “Ida, devi fare presto, perché a 40 anni smetterai di suonare”. Sbagliava di poco. Lo spettacolo del duo Confalone & Artuso sarà anche l’occasione per ascoltare una straordinaria chitarra creata nel 1929 dal grande liutaio catalano Francisco Simplicio.

L’ingresso in sala è libero, fino ad esaurimento dei posti.