“Jazz Nights at Casalini’s garden”, venerdì 28 giugno il via alla 6^ edizione del festival dedicato a Marco Tamburini

La serata inaugurale sarà divisa in due set diversi ma complementari. Aprirà le danze Antonio Floris, vincitore del Premio Tamburini 2018, con il suo quartetto. A seguire, la magica Venezze Big Band con un concerto-tribute a Charles Mingus a quarant’anni dalla sua scomparsa.

La "Venezze Big Band" sarà la protagonista del secondo set nella serata inaugurale dell'edizione 2019 del festival "Jazz Nights at Casalini's garden - Memorial Marco Tamburini"

Al via, da venerdì 28 giugno, la rassegna “Jazz Nights at Casalini’s garden – Memorial Marco Tamburini”, organizzata da RovigoBanca e dal Dipartimento Jazz del Conservatorio “F. Venezze” sotto la direzione artistica di Stefano Onorati, giunta alla sua 6^ edizione.

Quattro appuntamenti fino a giovedì 18 luglio nella suggestiva cornice del giardino di Palazzo Casalini con alcuni fra i più importanti nomi della scena musicale italiana e non solo, che si avvicenderanno sul palco con giovani studenti e insegnanti del Conservatorio rodigino.

La serata inaugurale propone all’attenzione del pubblico di appassionati due concerti. Il primo avrà per protagonista il giovane chitarrista sardo, Antonio Floris, vincitore del Premio “Marco Tamburini” 2018, che si presenterà con il suo quartetto formato da Vittorio Solimene al piano, Aldo Capasso al contrabbasso e Federico Orfanò alla batteria. Floris lo scorso anno ha dimostrato di essere uno straordinario strumentista, attento alle nuove sonorità. Con i suoi compagni di viaggio sarà sicuramente in grado di dar vita a una performance davvero multiforme e trascinante.

Nel secondo set, ritorna sul palco del giardino Casalini la “Venezze Big Band”, fortemente voluta dall’indimenticato Marco Tamburini, che aveva saputo richiamare a Rovigo molti giovani talenti musicali, soprattutto trombettisti e sassofonisti. L’orchestra jazz del Conservatorio di Rovigo è stata diretta fino al 2014 da Ambrogio De Palma. Messa dal 2015 nelle sapienti mani del trombonista Massimo Morganti, la Venezze Big Band ha fatto negli ultimi anni passi da gigante, rivelandosi formazione orchestrale eclettica ed affiatata, capace di mantenere alto il suo livello a dispetto del naturale avvicendamento degli allievi del Dipartimento Jazz rodigino. Da ricordare le sue partecipazioni al Deltablues, che l’hanno vista ospitare nel 2017 il batterista Dave Weckl, e nel 2018 il chitarrista Mike Stern, così come quelle all’interno del “Maggio Rodigino”, nel 2018 con Enrico Rava e nel 2019 con Paolo Fresu, fra i massimi esponenti del jazz italiano. É possibile tranquillamente affermare, senza timore di smentita, che sono davvero pochi i conservatori italiani a potersi permettere un’orchestra jazz di così elevata qualità.

Nell’attesa serata inaugurale del festival la Venezze Big Band sarà protagonista di un tributo a Charles Mingus, alla sua figura di uomo, di artista e di intellettuale. Senza dubbio una delle personalità musicali più importanti e carismatiche del XX secolo e di tutta la storia del jazz.

Charles Mingus morì il 5 gennaio 1979 a Cuernavaca, in Messico, dopo una lunga e terribile malattia che lo ridusse negli ultimi mesi di vita ad una paralisi completa. Sono passati già quarant’anni, ma il ricordo del suo genio musicale è ancora più che mai vivo. Nelle pagine del compositore e contrabbassista ribollono e si mescolano elementi di blues, di bebop, di jazz tradizionale, di musica caraibica e sud–americana, con uno sguardo attento al sinfonismo europeo ed alle avanguardie artistiche, ma sempre con un piede fermo nella tradizione musicale afroamericana.

Per l’occasione, la direzione della Venezze Big Band è stata affidata a Roberto Spadoni, che ha ideato il progetto “Tribute to Charles Mingus” e curato tutti gli arrangiamenti. Direttore d’orchestra, chitarrista, compositore, didatta e autore di importanti pubblicazioni, il musicista romano è anche uno dei massimi esperti italiani di Charles Mingus, cui ha dedicato molti lavori. Oltre alla musica del grande contrabbassista si ascolteranno anche brani di Spadoni tratti dal suo progetto «Mingus, Cuernavaca», già presentato in molti festival italiani. Ad impreziosire l’esibizione della Big Band vi sarà la voce narrante di Marcello Brondi, che si inserirà nelle trame sonore dell’orchestra con testi che parlano dell’immensa figura di Charles Mingus.

La manifestazione si terrà a Rovigo, nel giardino di Palazzo Casalini (entrata da via Mure Ospedale). L’ingresso ai concerti della rassegna non richiede prenotazione ed è libero fino a esaurimento dei posti disponibili. In caso di maltempo gli spettacoli si svolgeranno al coperto, nelle immediate adiacenze, presso l’Auditorium “Marco Tamburini” in via Pignin 2.

Per informazioni – Tel. 338/6047932