Per la prima di “Heartbeat” al Cinecolonne un pubblico di quasi 300 persone

Lunghi e calorosi applausi per il film del regista Ferdinando De Laurentis, tratto dal romanzo della giovane scrittrice fiessese Valentina Sgarbi, proiettato giovedì 15 novembre a Rovigo

ROVIGO – “Heartbeat – il canto delle cicale”, il film di Ferdinando De Laurentis, ispirato al romanzo “Domani sarà un’altra possibilità” di Valentina Sgarbi, ha riscosso un enorme successo giovedì alla prima proiezione al Cinecolonne di Rovigo. Quasi 300 persone in platea, lunghi applausi, infatti, hanno accolto la proiezione del film. «Un altro bel film di De Laurentis che rende omaggio al Polesine» – ha detto Sondra Coizzi, sindaco di Occhiobello al termine della serata.

«Una storia fresca che tiene lì fino alla fine». Questa è l’opinione di Maria Luigia Modonesi. È un film dove i simboli si rincorrono come le situazioni narrate. Il destino lega le persone a certi luoghi, a certi appuntamenti a cui non si può scappare. In fondo, il paese di Fiesso Umbertiano nel film diventa il simbolo delle località polesane, dove la vita scorre più o meno nello stesso modo per tutti, dove accadono piccole e grandi cose nostro malgrado.

È un film corale dove ogni partecipante al lavoro ha dato un contributo importante. Qui non si celebra uno o due protagonisti, ma si avverte l’incontro di un centinaio di persone che hanno realizzato questo racconto filmico sfruttando ogni particolare. Dalla musica di Stefano Giobbi, una ricerca rock che parte da una frase musicale e arriva a sviluppare la canzone finale “Amanda”. Stessa cura per le scenografie dell’artista rodigino Alberto Cristini che ha curato le atmosfere e i colori iniziando da una tavolozza simbolica per arrivare a dare vita alle sculture poste nel giardino della protagonista. E così via, la fotografia, il trucco, le location.

Tutto è in funzione della trama del film che, come nel romanzo da cui è tratto, si sviluppa come se fosse un giallo. Amanda, a 12 anni, una notte, vede morire una ragazza in un incidente stradale davanti a casa. A bordo dell’auto, insieme all’unica vittima, ci sono altri due giovani la cui identità resterà avvolta nell’ombra. Amanda è trentenne quando una malattia cardiaca le strappa il marito: i suoi giorni, simili a «un bicchiere sporco di vita», sprofonderanno sempre più sino a inciampare nella fugace relazione con Martino, un addetto cimiteriale dall’animo bifronte. Una mattina di sette anni dopo, Amanda decide di riprendere in mano la propria esistenza. La sincera amicizia con l’ex cognata, Ginevra, non sembra mai essersi spezzata; eppure anche a lei, come a tutti, la protagonista ha sempre nascosto il suo più grande segreto. Tra famiglie in crisi e sms misteriosi, gatti neri e sorelle tossicodipendenti, incubi che tolgono la pace e sogni come aquiloni, è quel segreto che tiene lo spettatore col fiato sospeso fino all’ultima inquadratura.

Il film di De Laurentis tocca temi di scottante attualità, come la tossicodipendenza, l’elaborazione del lutto, le dinamiche familiari e la violenza sulle donne, in particolare sotto forma di stalking.

Molto bravi sono stati tutti gli interpreti, anche se una nota di merito particolare va riservata alla giovane Greta Zarano che ha interpretato il ruolo molto complesso di una giovane tossicodipendente. Al suo fianco Sara Zago, Federica Guiato, Marino Bellini, Marco Serri, Pablo Ayala, Marco Crepaldi, Asia Munerato, Cindy Pavan, Pina Scotto, Sauro Sangiorgi, Zoe Sampietri, Enrico Bonaldo, Adelmo Macchioni, Iv Karter, e la partecipazione speciale di Luigia Modonesi.

«Si tratta di un film complesso – ha sottolineato il regista – che ha molti contenuti, soprattutto drammatici, con momenti anche di leggerezza, nonostante le situazioni narrate. È un film che dà voce alla scrittura di una giovane polesana e che è un mezzo per diffondere la conoscenza del nostro territorio, delle sue storie e dei nostri talenti. Permettetemi anche un sentito ringraziamento a Gabriele Baldo, Barbara Rigobello e alle straordinarie persone che gestiscono il Cinecolonne. Da rodigino convinto vi assicuro che Rovigo deve andare fiera di queste persone che hanno gestito una sala in questo periodo in cui la città era senza cinema. Un po’ di riconoscenza penso sia sempre importante, soprattutto ora che sta per aprire la multisala alla Fattoria. Anche a loro va il mio grazie per tutto l’impegno e la passione che ci mettono».

Luigia Modonesi: «Un plauso a Ferdinando de Laurentis a Valentina Sgarbi, a tutti gli attori e a coloro che hanno collaborato all’ottima riuscita di questo film. Giovedì sera seguendo attentamente il film ho pensato: 1. I nostri giovani sono una risorsa per il nostro paese e chi dice il contrario sbaglia clamorosamente! 2. Ferdinando porta avanti il suo lavoro con una professionalità esemplare! 3. Valentina è una scrittrice giovanissima che ha dato prova di quanto profondo sia il suo talento 4. Vedere scorci del nostro Polesine costituisce sempre un’emozione unica… e concludo con un grazie sincero rivolto a tutti coloro che hanno creduto in questo progetto di traduzione cinematografica del primo libro di Valentina!».