Presentata a Rovigo la XV edizione del Festival Opera Prima

La manifestazione si svolgerà dal 12 al 15 settembre con il coinvolgimento di 19 formazioni provenienti dall’Italia e dall’estero che sperimentano nel campo delle performing arts

La presentazione della XV edizione del Festival Opera Prima nel Foyer del Teatro Sociale di Rovigo

ROVIGO – Dopo la comunicazione dei vincitori del bando di quest’anno, l’Associazione Festival Opera Prima è finalmente pronta a presentare tutti gli artisti ospiti alla quindicesima edizione del festival: un totale di 19 formazioni provenienti dal panorama locale, nazionale e internazionale, che contribuiranno a creare un clima di festa diffusa a Rovigo.

La quindicesima edizione del Festival Opera Prima, presentata martedì 23 luglio nel Foyer del Teatro Sociale, sarà realizzata dall’omonima associazione grazie alla collaborazione con il Teatro del Lemming e con l’Assessorato alla Cultura del Comune di Rovigo, con il contributo del MiBAC Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, della Regione Veneto e della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo

L’evento si svolgerà a Rovigo dal 12 al 15 settembre e invaderà teatri, spazi urbani e luoghi storici della città con i lavori di alcuni dei gruppi più originali del panorama regionale, nazionale, europeo ed extra europeo, che sperimentano nel campo delle performing arts.

«Siamo felici – ha detto il sindaco Edoardo Gaffeo, affiancato dall’assessore alla Cultura Roberto  Tovo – di ospitare e sostenere il Festival Opera Prima. Un Festival che sperimenta linguaggi scenici diversi, perché cultura significa anche valorizzare varie forme artistiche, dando risalto alle diverse professionalità.

Il Festival Opera Prima è un luogo di incontro, confronto, dialogo, conoscenza, che unisce l’arte del teatro contemporaneo alla condivisione dei luoghi storici della nostra città, coinvolgendo la comunità rodigina e non solo”.

Come afferma il coordinatore artistico del festival, Massimo Munaro: «Opera Prima è un festival dedicato al teatro contemporaneo, cioè a tutto quel teatro che esplora e ricerca nuovi linguaggi. In particolare, in questo triennio il festival si pone come luogo d’incontro e confronto tra diverse generazioni teatrali: sentiamo infatti la necessità di costruire uno spazio nel quale artisti di diverse età artistiche e anagrafiche, maestri e allievi, affermati o sommersi e nuovi talenti, si incontrino, riflettano, in bilico fra eredità e tradimento».

Ha portato il suo saluto anche Fausto Merchiori per la Fondazione Cariparo, che ha sottolineato il sostegno  come un incoraggiamento, ma anche come una presa d’atto della validità di questa proposta.

Entrando nel dettaglio dell’evento, la direzione artistica del Festival ha  individuato quest’anno alcuni gruppi storici della ricerca teatrale: il Teatro delle Ariette, compagnia bolognese della generazione ‘90, fondatrice del cosiddetto teatro da mangiare; il Teatro del Lemming, storica compagnia di teatro di ricerca rodigina, fondatrice della poetica del Teatro dello SpettatoreMichela Lucenti, fondatrice di Balletto Civile, gruppo che da sempre privilegia l’interazione tra teatro, danza e canto dal vivo; il Teatro Valdoca, compagnia romagnola della generazione degli anni ‘80, presente al festival insieme alla co-fondatrice Mariangela Gualtieri, poetessa di indiscusso prestigio; Norberto Presta, artista italo-argentino operante in ambito teatrale fin dall’inizio degli anni ‘70.

A quattro di questi artisti è stato poi chiesto di segnalare un giovane gruppo o un giovane artista: il Teatro delle Ariette ha quindi segnalato Caroline Baglioni, attrice umbra vincitrice con lo spettacolo Gianni del Premio Scenario per Ustica, di InBox e del premio Museo Cervi- teatro per la memoria; il Teatro del Lemming ha segnalato Welcome Project, formazione italo-tedesca vincitrice con la sua opera prima, Intime Fremde, del Crashtest Festival 2017; Michela Lucenti ha segnalato Filippo Porro e Simone Zambelli, alla loro prima creazione coreografica; il Teatro Valdoca ha segnalato Arianna Aragno, Rossella Guidotti e Daniele Cannella, formatisi all’interno della compagnia e coinvolti nella recente produzione Giuramenti della Valdoca.

Accanto a questi nomi, la direzione artistica ha selezionato 4 realtà provenienti dal territorio nazionale ed extraeuropeo attraverso la diffusione di un bando cui hanno partecipato oltre 500 compagnie. Gli artisti selezionati sono: Bernardo Casertano, al lavoro con una nuova produzione su Albert Camus; Rachel Erdos, coreografa anglo-israeliana che presenterà al Festival un lavoro in prima nazionale; la Compagnia Joshua Monten, gruppo guidato dall’omonimo coreografo svizzero-americano, che presenterà un lavoro di danza, anch’esso in prima nazionale; Collettivo Treppenwitz, giovanissima compagnia italo-svizzera costituitasi nel 2018.

Per arricchire il programma, sono poi presenti al Festival altri progetti di realtà locali, nazionali ed europee. In particolare, il gruppo rodigino Momec, produzione Festival Opera Prima, proseguirà il lavoro iniziato lo scorso anno attorno alla memoria e alla condivisione di ricordi tra persone. Oltre a Momec, a livello locale sarà presente anche il progetto Bo.Ro.Fra, un progetto che incrocia musica e danze africane nato nei centri di accoglienza per richiedenti protezione internazionale gestiti dalla Cooperativa Sociale Porto Alegre, e la danzatrice vicentina Marigia Maggipinto, che condurrà la Nelken Line di Pina Baush promossa dalla Pina Baush Foundation. A livello nazionale sarà invece presente la compagnia lombarda Scarlattine Teatro; mentre dal panorama europeo saranno presenti i polacchi Teatr A Part, già ospiti in Teatro Studio negli anni passati.

Prosegue inoltre il lavoro di coinvolgimento del pubblico già intrapreso con l’edizione dello scorso anno: come afferma Marina Carluccio, presidente dell’associazione Festival Opera Prima «Per noi il Festival è prima di tutto un momento aperto alla partecipazione di tutti, un evento in cui la comunità riscopre di essere tale. Per questo riteniamo importante sviluppare delle strategie che permettano ai cittadini di diventare parte attiva e fondamentale nella vita del festival».

L’associazione darà quindi la possibilità a chiunque lo desideri di contribuire alla riuscita dell’evento attraverso due call. La prima sarà rivolta alla ricerca di volontari che, assistiti dallo staff, avranno la possibilità di vivere in prima persona la vita e le dinamiche di un festival teatrale internazionale; la seconda, invece, sarà rivolta a chiunque desideri accogliere e ospitare nella propria abitazione gli ospiti del festival, avendo così la possibilità di conoscere ed entrare in contatto con artisti e persone da ogni parte del mondo. Come scrive lo staff nella call Accogli il festival, infatti, «Aprire la porta di casa oggi è un gesto importante, contro-corrente, Politico. Ma, al di là del valore sociale del gesto, darci l’opportunità di incontrare e conoscere l’altro-da-noi è un regalo che facciamo più che altro a noi stessi».

Per informazioni, rivolgersi al Festival Opera Prima al numero telefonico 3273952110 o via mail all’indirizzo operaprimafestival@gmail.com