Un piano da 26 mila “nuovi” posti di lavoro

Zona economica speciale per il rilancio: la ricetta di Confindustria Venezia-Rovigo

Davanti a una nutrita platea di politici e imprenditori, illustrate le nuove strategie di innovazione

VENEZIA – Creare una Zona economica speciale (Zes) nell’area metropolitana di Venezia e Rovigo per rilanciare l’economia dell’area. È la proposta presentata dal presidente di Confindustria Venezia Rovigo, Vincenzo Marinese, all’assemblea generale “Il futuro è nelle nostre mani” del 24 gennaio a Venezia.

Le Zes sono territori limitati in cui, su proposta della Regione di appartenenza (ogni Regione può proporre di istituirne soltanto una salvo eccezioni), si possono applicare condizioni agevolate per l’insediamento di attività economiche.

Gli imprenditori con l’advisor EY hanno scritto un “piano industriale strategico” secondo cui la nuova Zes porterebbe a creare 26 mila nuovi posti di lavoro, uno ogni 320 mila euro impegnati, e 2,4 miliardi di investimenti. Dei nuovi posti di lavoro, 7.600 verrebbero creati direttamente dai nuovi complessi produttivi e altri 19 mila sorgerebbero nell’indotto.

Per Marinese «grazie alla Zes di Venezia e Rovigo si potrà colmare il gap di cui il nostro meraviglioso territorio purtroppo ancora soffre rispetto ad altre realtà europee, simili per storia economica, infrastrutture e tessuto produttivo. È alla politica e alle amministrazioni locali e nazionali che ora tocca agire senza perdere tempo prezioso. Non dobbiamo trovare pretesti. Non dobbiamo essere invidiosi di ciò che hanno gli altri, ma dobbiamo guardarci dentro, assumerci le nostre responsabilità, essere coraggiosi, perché il futuro è nelle nostre mani».