Ad Arquà Polesine tutto è pronto per la XXX edizione della rassegna Teatro in Castello

Quest’anno la storica rassegna, che da sempre si tiene nella corte del Castello Estense di Arquà Polesine, compie trent’anni e si preannuncia di alto spessore. Si parte sabato 22 luglio con “Parenti serpenti”, portato in scena dalla compagnia Proposta Teatro Collettivo. L’edizione 2023 della manifestazione è dedicata a Ruggero Sichirollo.

Proposta Teatro Collettivo in "Parenti serpenti"

Arquà Polesine (RO) – La rassegna 2023 Teatro in Castello sarà una kermesse di lavori di alta qualità, che coinvolgeranno compagnie professionali da tutto il Veneto così come nuovi attori e attrici del territorio che si mettono in gioco dopo anni di esperienza sul palco. È la volontà di festeggiare questo grande traguardo che ha spinto la direzione artistica, nella persona di Giorgio Libanore, a ripensare ad un lavoro nuovo, originale, creativo, che possa unire le generazioni e possa allietare tanto un pubblico storico quanto un pubblico nuovo e giovane.

Si parte sabato 22 luglio alle ore 21.15 con la produzione di Proposta Teatro Collettivo, già apprezzata in molti teatri del Veneto, “Parenti Serpenti”, testo di Carmine Amoroso per la regia di Giorgio Libanore. Un testo sagace, diventato noto al grande pubblico per la restituzione cinematografica di Mario Monicelli, che ironizza sul nostro presente e che fa discutere su come le generazioni, talvolta, non si capiscano, fino al tragicomico epilogo finale.

Si prosegue, successivamente, sabato 29 luglio sempre alle ore 21.15 con “Buffoni all’inferno”, soggetto originale e regia di Marco Zoppello. La direzione artistica della rassegna è lieta di ospitare i bravissimi attori professionisti della compagnia Stivalaccio Teatro di Vicenza già molto conosciuti dal pubblico teatrale, che anche questa volta sapranno stupirci con effetti speciali e pirotecnici con un lavoro che ci condurrà addirittura nelle terre desolate dell’Inferno, attraverso l’arte del teatro comico e un Decamerone di contenuti buffo e tragico.

Sabato 5 agosto, sempre alle ore 21.15 sarà il turno di Teatro dell’Attorchio da Cavaion Veronese che proporrà “Cantiere a luci rosse” di Igino dalle Vedove per la regia di Ermanno Regattieri. Un lavoro che ha ottenuto tantissimi riconoscimenti e premi in giro per il Triveneto al grido di Non gh’è polsar che straca pronunciato da Polpetta, uno degli irriverenti protagonisti delle vicende. Non c’è modo di vedere questo spettacolo senza ridere a crepapelle.

Un altro grande momento si potrà vivere sabato 12 agosto, alle ore 21.15, perché di casa ci sarà un grande attore veneto. Sarà ospite, infatti, Gigi Mardegan, direttamente da Treviso, che porterà in scena Stand up Balasso di Natalino Balasso. Un amore viscerale per la comicità, sentito da Mardegan dalla prima volta in cui ha visto questo spettacolo messo in scena da uno dei più bravi e istrionici comici italiani. Ispirazione storica, fantasia, sarcasmo, ironia sono solo alcuni degli ingredienti speciali di questa produzione che ci condurrà in uno tsunami di comicità e plurilinguismo.

A proseguire, sabato 19 agosto alle ore 21.15 verrà ospitata l’associazione artistica Benvenuto Cellini di Padova che ci consegnerà il mondo ironico di Carlo Goldoni con “L’avvocato veneziano” per la regia di Beppe De Meo. Attraverso la figura di Alberto Casaboni, personaggio tra i più autobiografici goldoniani, in questa commedia l’autore riversa e trasfigura, come vuole la sua poetica, oltre alla ricca esperienza di vita, anche quella professionale di avvocato. Il Mondo entra e si fonde con il Teatro.

Infine, un gran finale. Se si inizia con una storica regia di Proposta Teatro Collettivo, si conclude con una nuova regia a firma della medesima compagnia. Sabato 26 agosto alle ore 21.15, infatti, ci sarà un debutto. Dopo averlo reso in forma ridotta riproposta in varie occasioni anche di studio sull’autrice, già finalista al concorso nazionale per corti teatrali Corti in palco, debutterà in forma completa lo spettacolo “Ti ho sposato per allegria”, testo di Natalia Ginzburg, per la regia di Giorgia Brandolese. Un testo ironico, ma anche in grado di portare una denuncia sociale: scritto e messo in scena negli anni ’60, parla di emancipazione femminile, di divorzio, di aborto, di diritti, sempre attraverso la grande arte della leggerezza.

Insomma, una rassegna di spessore, in cui ogni lavoro è stato scelto con motivazione e cura, creando un filo rosso, quello dell’ironia, perché oggi più che mai abbiamo bisogno di ridere per riflettere su ciò che ci circonda. La rassegna non sarebbe stata possibile senza il prezioso contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dell’Amministrazione comunale di Arquà Polesine.

L’evento vede inoltre la collaborazione con la Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, il Circolo ricreativo Monsignor Giacomo Sichirollo, il Gruppo giovani Arquà Polesine, la fioreria Fiori d’Arancio.

In caso di maltempo, gli spettacoli si sposteranno presso il Teatro parrocchiale di Arquà Polesine.

Per informazioni e prenotazioni: 3441350020.

Costo d’ingresso di 8 euro, comprensivo di un caffè gentilmente offerto da Caffè Rhodigium.

«È con grande soddisfazione – commenta Giorgio Libanore, regista e direttore artistico – che quest’anno proponiamo una Rassegna di alta qualità per festeggiare i nostri trent’anni di attività nel territorio per quanto riguarda l’organizzazione di eventi. Come compagnia, infatti, siamo partiti dal 1975, sempre alla ricerca di nuove produzioni e nuovi spettacoli che spaziano tra generi e intenzioni. Abbiamo voluto dedicare questo trentennale alla memoria di Ruggero Sichirollo, grande amico, attore, arquatese, che ha sempre dato tanto sia a livello umano sia a livello professionale in tutto ciò che abbiamo proposto. A lui va il nostro ricordo più profondo. Non ci resta che attendere gli spettatori per divertirsi e celebrare il teatro insieme»