Adria: da palazzo Tassoni, un’altra lezione civica con protagonisti gli studenti delle scuole superiori

Nella foto, da sinistra: Oriana Trombin, Remo Agnoletto, Omar Barbierato, Antonio Giolo, Sebastiano Insinga

Adria (RO) – Da palazzo Tassoni, un’altra lezione civica con protagonisti gli studenti delle scuole superiori. É stata una lezione civica rivolta agli studenti degli istituti di scuola superiore quella organizzata dal Comune di Adria, in occasione della giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie.

La riunione online, trasmessa in diretta sul canale youtube del Comune, è stata aperta dal Sindaco Omar Barbierato che dopo i saluti istituzionali si è rivolto agli studenti dell’istituto Cipriani e del Polo Tecnico «Cari studenti e care studentesse avete un’età che vi rende protagonisti nelle vostre scelte e per questo dovete avere degli strumenti per poter combattere la mafia. Un fenomeno umano presente in Veneto e nel nostro territorio che si può   sconfiggere. Sappiate che la mafia non investe per creare lavoro o qualcosa che faccia crescere il territorio, ma si infiltra per uccidere e strozzare l’economia».

Giorgio Balzoni, già vicedirettore del tg 1 ed ex segretario dei giornalisti Rai, ha ricordato con brevi racconti le figure di Falcone, Borsellino, di cui ricorrono quest’anno i 30 anni dal loro assassinio, oltre a citare la scomparsa di Peppino Impastato, ucciso dalla mafia 40 anni fa, nello stesso giorno in cui venne ritrovato il corpo senza vita di Aldo Moro in una Renault 4.

«É importante che voi leggiate, perché solo leggendo capirete com’è il mondo attorno a voi», ha detto Balzoni, che negli anni di studio all’università era uno degli studenti di Aldo Moro. Diverse le domande degli studenti a cui Giorgio Balzoni e Remo Agnoletto, componente della segreteria regionale di Libera, hanno risposto con attenzione agli studenti collegati online e seguiti nel percorso di studi dai docenti Denis Marangon per il Polo Tecnico, Michela Bagatin e Catia Crepaldi per il Cipriani.

Nell’occasione dell’evento è emerso che a Salvaterra di Badia Polesine, la casa della cultura e della legalità è una villa confiscata alla criminalità organizzata con annessi tremila metri di terreno agricolo, dove è stato creato, con il coinvolgimento degli alunni delle scuole un giardino, l’orto sociale e l’attività di apicoltura, oltre alle iniziative all’interno della villa, curate dal gruppo di volontari guidati da Remo Agnoletto.

Un bene comune l’immobile di Salvaterra, intitolato all’appuntato Silvano Franzolin, ucciso il 16 giugno 1982 nella strage della circonvallazione a Palermo, mentre trasportava, insieme a dei colleghi, il Boss della mafia catanese Alfio Ferlito, dal carcere di Enna a quello di Trapani. L’unica vittima della mafia, di origine Polesana, a cui è stata intitolata nel 1992 la sezione Anc di Adria, presieduta da Sebastiano Insinga. A fornire una sintetica ma esaustiva bibliografia dei libri a disposizione nella biblioteca comunale, il responsabile della biblioteca Antonio Giolo. A presenziare al convegno anche il presidente del consiglio Franco Bisco e la consigliera comunale Oriana Trobin, braccio operativo del primo cittadino per gli eventi culturali.

«La curiosità espressa con le vostre domande cari studenti, dimostra uno studio e una riflessione approfondita che ci hanno permesso di sviscerare alcuni aspetti del mondo della criminalità», ha detto in chiusura dell’incontro il sindaco Barbierato, ricordando che la cultura è uno degli strumenti importanti a disposizione degli studenti per cambiare in meglio il futuro della società.