Adria: l’inaugurazione di un nuovo Centro Civico in Borgo Dolomiti

La manifestazione è in programma alle ore 11 di sabato 26 febbraio

Adria (RO) – L’intitolazione del centro polifunzionale si inserisce nell’ambito delle iniziative per il 70° anniversario dell’alluvione del Polesine del 1951, programmate dall’Amministrazione Comunale e in parte già attuate, con il progetto “Ricordare per Costruire”, realizzato con il sostegno della fondazione Cariparo.

Il nuovo centro civico è un edificio comunale che alla fine degli anni ‘50 era utilizzato come scuola elementare, successivamente, dal 1987 al 2005, venne intitolato ad Anna Frank. Nel 2005 le scuole elementari vennero trasferite nell’edificio scolastico di via Ragazzi ’99.

L’immobile pubblico è stato oggetto di una importante riqualificazione, realizzata con risorse economiche derivanti dal conto termico (Dm 16 febbraio 2016) per un importo di 108 mila euro, mentre il resto dei 315 mila euro, presi dall’avanzo di amministrazione con fondi provenienti dall’ex fondazione Dolomiti.

Un importo, 207 mila euro, che era fermo nelle casse comunali dal 1986, sbloccato attraverso la presentazione in regione Veneto di un valido progetto di reinvestimento nel nuovo centro civico. Una riqualificazione che ha interessato l’efficientamento energetico e l’adeguamento complessivo della struttura e dell’area di pertinenza.

«Ringrazio il vicesindaco Wilma Moda che ha sbloccato l’investimento dei 207 mila euro, fermo da anni nei cassetti del comune, e gli assessori Marco Terrentin e Sandra Moda che insieme al vicesindaco sono andati per questo motivo in Regione. É un importante intervento di rigenerazione urbana e sociale all’interno di una progettualità d’insieme che vede nella rigenerazione urbana, la futura ciclabile verso Valliera e nei servizi sociali, una visione futura della nostra Adria» – commenta il Sindaco Omar Barbierato.

Il programma della cerimonia prevede anche l’intervento dell’ex commissario regionale della fondazione Borgo Dolomiti Carlo Piombo e la benedizione della struttura da parte di Don Fabio Finotello, parroco della chiesa di San Vigilio.