Al Teatro delle Regioni vanno in scena “Le baruffe chiozzotte” di Carlo Goldoni

Nel Chiostro degli Olivetani di Rovigo, mercoledì 7 agosto, Pierluca Donin dirige la compagnia del Piccolo Teatro Città di Chioggia nell’opera goldoniana che mette in scena la lingua e le crude passioni del popolo

Nel Chiostro degli Olivetani di Rovigo va in scena un classico del teatro Veneto: "Le baruffe chiozzotte"

ROVIGO – Continuano gli appuntamenti con la rassegna Teatro delle Regioni, organizzata dal Gruppo Teatrale “Il Mosaico” con il sostegno del Comune di Rovigo e il contributo della Fondazione Rovigo Cultura e di RovigoBanca, giunta alla sua ventesima edizione. Mercoledì 7 agosto nella suggestiva cornice del Chiostro degli Olivetani andrà in scena “Le baruffe chiozzotte” di Carlo Goldoni, proposta dal Piccolo Teatro Città di Chioggia per la regia di Pierluca Donin.

Penultima commedia italiana, scritta dall’autore prima del suo trasferimento a Parigi in cerca di un rilancio, “Le baruffe chiozzotte” debutta nel 1762 al Teatro San Luca di Venezia. Tra le più belle scritte dal grande commediografo veneziano, la commedia offre l’oc­casione per gustare la freschezza e il ritmo di un testo che è una macchina comica per­fetta. Lo spettacolo è un brillante affresco, corale e dialettale, ambientato nel pittoresco borgo marinaro di Chioggia, tra le reti dei pescatori e i merletti delle donne, messo in subbuglio da intrighi e schermaglie amorose.

La vicenda prende avvio dal gesto malizioso di un giovane “batelante”, Toffolo Marmottina, che, approfittando dell’assenza degli uomini che sono ancora in mare, offre a Lucietta, già fidanzata con Titta Nane e a sua cognata donna Pasqua un pezzetto di zucca abbrustolita (la succa barucca) per far ingelosire Checca, la giovane sorella di Orsetta. La baruffa scoppia tra le donne per rivalità e gelosia. Tornano i pescatori e sia l’una sia l’altra famiglia racconta l’accaduto e insinua negli uomini il sospetto. Le famiglie sono citate in tribunale e il Cogitore tenta, con bonomia di mettere pace tra le parti. Dopo un fitto incalzare di colpi di scena, di litigi, di botte e risposte viene fatta la pace, ma dura poco: “…e che la dura fin che la se rompe!” dice il Cogitore.

Questa rappresentazione segnò qualcosa di nuovo nel panorama della letteratura del ‘700 perché illustrò la realtà popolare. Il popolo agli occhi dello scrittore conservava quei  valori fondamentali che nella borghesia veneziana erano andati ormai perduti.

La compagnia Piccolo Teatro Città di Chioggia, fondata nel 1945, con l’intento di sensibilizzare il pubblico sul repertorio del teatro Veneto tradizionale, ha partecipato a rassegne e concorsi in Italia e all’Estero ed è invitata nei più prestigiosi teatri del territorio nazionale.

Sul palco il cast è formato da: Lucia Sambo (Madonna Pasqua); Giovanna Bellemo (Lucietta); Roberta Penzo (Madonna Libera); Erika Boscolo (Orsetta); Eleonor Varagnolo (Checca); Luciano Loffreda (Paron Toni); Alessandro Pilat (Titta Nane); Stefano Bellemo (Beppo); Gianpaolo Penzo (Paron Fortunato); Walter Baldin (Paron Vincenzo); Francesco Boscolo Lisetto (Toffolo); Lucio Rossetti (Isidoro il Cogitore); Giancarlo Varagnolo (Comandador); Giancarlo Varagnolo (venditore di zucca).

Durante l’intervallo sarà offerta la degustazione di pasta e fagioli.

L’inizio dello spettacolo è previsto per le ore 21,15.

Ingresso: biglietto unico 8 euro.