Al Teatro Sociale di Rovigo va in scena “La prova di un’opera seria”

Sabato 4 e domenica 5 marzo gli allievi delle classi di canto e l’Orchestra del Conservatorio Statale di Musica “Francesco Venezze” di Rovigo porteranno in scena la celebre farsa in un atto con musiche di Francesco Gnecco e libretto di Giulio Artusiu. Maestro concertatore e direttore d’orchestra Elisabetta Maschio, regia di Anna Cuocolo.

Il Teatro Sociale di Rovigo

ROVIGO – Nell’ambito della Stagione Lirica, sabato 4 marzo alle 20.30 andrà in scena al Teatro Sociale di Rovigo, “La prova di un’opera seria”, una produzione del conservatorio “Francesco Venezze” di Rovigo in coproduzione con il Teatro Sociale. Lo spettacolo andrà in replica domenica 5 marzo alle 16.  

Una produzione, questa, che indica ancora una volta come il Sociale, all’interno della sua programmazione, abbia sempre un occhio di riguardo per il territorio e soprattutto per i giovani musicisti e talenti. La produzione, infatti, rappresenta un’occasione per  gli studenti che hanno la possibilità di mettersi in rilievo in un teatro di Tradizione, di uscire dalla dimensione accademica e sperimentare il mondo del lavoro del teatro confrontandosi con le sue professionalità.

«È per noi motivo di orgoglio – ha detto l’assessore alla Cultura Benedetta Bagatin, durante la conferenza stampa di presentazione tenutasi oggi a palazzo Nodari – collaborare con il Conservatorio “F. Venezze”, per questa iniziativa che ha un importantissimo valore formativo. Invito tutti a vedere questo spettacolo».

Con quest’opera Teatro e Conservatorio, spiega il direttore del Sociale Edoardo Bottacin, fortificano un legame già forte e gettano le basi per una collaborazione e una progettualità strutturata che porterà i primi frutti nella prossima stagione 2023-2024. Tra l’altro, come ha evidenziato Bottacin, l’allestimento è a cura del laboratorio del Teatro Sociale ed è frutto di un’operazione “quasi green”, con il recupero di parti di allestimenti non utilizzati, che hanno preso nuova vita.

Si tratta del terzo titolo in collaborazione con il Teatro Sociale, come ha spiegato il direttore del conservatorio, Vincenzo Soravia, sottolineando due aspetti: la valorizzazione di personalità meno note e l’ironia. Argomento di attualità che traccia gli aspetti e le difficoltà che una messa in scena comporta. «Uno spettacolo molto formativo che vede tra i protagonisti anche i docenti».

Pienamente d’accordo la presidente Maria Grazia Faganello: «Il bello è che siano proprio gli studenti a mettersi in gioco e ad affacciarsi a questo nuovo mondo, insieme agli insegnanti».

Tra le tante parodie del mondo teatrale operistico, “La prova di un’opera seria” di Francesco Gnecco è una delle più riuscite nella storia dell’Opera. Gnecco riesce a tratteggiare dei personaggi convincenti e autentici, generando un efficace umorismo nell’opera: il ritratto arguto e divertente del mondo che si agita dietro le quinte, ci permette di scoprire il mistero del backstage. La prova di un’opera seria è un piccolo pretesto per fare del buon teatro con un canovaccio che mette in evidenza con ironia, i pregi, le peculiarità e gli stati d’animo degli interpreti.

I musicisti e i cantanti del Conservatorio di Rovigo saranno i protagonisti di quest’opera giocosa, che, tra arie e duetti, tratti anche da altre opere del repertorio settecentesco, condurranno gli spettatori nel mondo dello spettacolo tra vizi e virtù dei personaggi di tutti i tempi. «Possiamo averesi chiede la direttrice d’orchestra Elisabetta Maschioun pubblico, dei giovani che si appassionano al mondo dell’opera, tanto da riderci sopra? Questa è la grande sfida».

“La prova di un’Opera Seria” è un’opera attuale che, seppur con stilemi di fine ‘700, corrisponde e tratteggia gli aspetti più reconditi di comportamenti, ansie e sfaccettati stati d’animo dei personaggi che abitano il mondo del Teatro.

«Questa percezione – ha spiegato la regista Anna Cuocolomi ha condotto a improntare la regia sulla estesa e ironica gamma di sentimenti che attraversa i personaggi dell’Opera, tra conflitti, piccoli drammi interiori, gelosie e passioni che si articolano in una dinamica a volte coreografica, quasi a voler rafforzare l’elemento buffo. In questa visione d’opera, dove si intessono arie da baule che spaziano tra Mozart, Gluck, Handel e Broschi, si staglia a sorpresa, tra tableaux vivants, la figura immaginifica e straniante di un falsettista; come un ospite inatteso che ci mostra, a tratti, i luoghi più remoti dell’anima».

La Stagione 2022/23 del Teatro Sociale di Rovigo è realizzata grazie al contributo e alla collaborazione di Ministero della Cultura, Regione del Veneto, Comune di Rovigo, Fondazione Cariparo, Fondazione Banca del Monte, Fondazione Rovigo Cultura, Banca del Veneto Centrale, Asm Set, Arteven, Associazione Musicale Francesco Venezze, Conservatorio Statale di Musica Francesco Venezze.

 

INFO BOTTEGHINO TEATRO SOCIALE DI ROVIGO
piazza Garibaldi, 14 – Rovigo
telefono 0425 25614 – e mail teatrosociale.botteghino@comune.rovigo.it

Orari di apertura
9.00-13.00 / 15.30-19.30
giorni di spettacolo:
• mattutini 8.30/13.00 – 15.30/19.30
• matinée 9.00/13.00 -15.00/19.30
• serali 9.00-13.00 / 15.30-22.30

Giorno di chiusura: domenica.
Aperto nei giorni di spettacolo domenicale con chiusura il lunedi successivo.

INFO PREZZI su
www.comune.rovigo.it/teatro

www.myarteven.it

 

Per questo spettacolo biglietto unico 6 euro o ticket family per loggia e loggione 20 euro (2 adulti e 2 under 15).