Alla scuola primaria di Pontecchio la batteria arriva in classe

Avviato un percorso legato alla musica con gli strumenti musicali in aula, per conoscerli da vicino

Pontecchio Polesine (RO) – Sono iniziate con il mese di novembre le giornate della musica alla scuola primaria di Pontecchio. Coinvolte le classi quarte, dove il maestro Enrico Cappato mette a disposizione le sue conoscenze, grazie a una intuizione della maestra Lisa Tieghi.

«Abbiamo iniziato il percorso dal body percussion, che consiste nell’utilizzare il proprio corpo come strumento a percussione. Ho visto i bambini incuriositi e siamo passati all’apprendimento di alcuni ritmi e la loro ciclicità. Poi, sapendo delle esperienze fatte dal maestro Cappato, ho coinvolto anche lui», spiega la docente.

«Con l’ausilio delle nuove tecnologie – commenta Enrico Cappato – oggi è molto facile accedere alle conoscenze anche degli strumenti musicali. Le nostre aule sono tutte dotate di lavagne digitali di ultima generazione, si possono usare contemporaneamente piccoli spartiti e riprodurre video tutorial, che possono essere usati anche a casa, per chi è interessato, con la supervisione di un genitore. Dalle differenze tra marimba e xilofono alla posizione degli orchestrali, fino a capire come si sviluppa il concetto di musica d’insieme, sono tutti argomenti trattati, anche se – puntualizza il maestro – è la pratica dei rudimenti sul tamburo che riesce a stimolare i bambini e far sì che si appassionino». Sono previsti altri incontri per strumenti come la chitarra e il basso, coinvolgendo anche altre insegnanti musiciste.

La Dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo di Polesella, Prof. Margherita Morello, esprime entusiasmo per l’iniziativa e spiega come le scuole del Comprensivo abbiano completato l’offerta formativa prima con la primaria a tempo pieno a Bosaro, quindi con l’indirizzo musicale nella scuola secondaria con corsi già avviati di percussioni, chitarra, violino, pianoforte e strumenti a fiato. Una scuola sempre all’avanguardia che non lascia nulla al caso, perché si sa, la musica aiuta a vivere e a superare momenti tristi, sempre più presenti nei giovani d’oggi.