Banca del Veneto Centrale a sostegno delle imprese che intendono partecipare al Bando 2023 “Parco Agrisolare” del PNRR

Un'opportunità per imprenditori agricoli, PMI agroalimentari e cooperative agricole, che possono accedere a contributi statali a fondo perduto fino all’80%. Le domande possono essere presentate dal12 settembre fino al 12 ottobre 2023.

La sede di Longare di Banca del Veneto Centrale

Longare (VI) – Banca del Veneto Centrale disponibile a contribuire alla riqualificazione energetica delle imprese agricole, zootecniche e agroindustriali, mettendo a disposizione nuove risorse per sostenerle nei loro investimenti.

Obiettivo del Bando 2023 “Parco Agrisolare”, per il quale sono previsti fondi del PNRR pari a 1,5 miliardi, è ridurre gli alti consumi energetici delle aziende agricole, zootecniche e agroindustriali promuovendo l’installazione di pannelli fotovoltaici e di sistemi di gestione intelligente dei flussi e degli accumulatori, la rimozione e lo smaltimento dei tetti esistenti e la costruzione di nuove coperture isolate, nonché la creazione di sistemi automatizzati di ventilazione e/o di raffreddamento.

È previsto un contributo a fondo perduto dal 30% al 80% dell’investimento ammissibile. Possono accedere al Bando 2023 le imprese agricole (sia in forma individuale che societaria), le imprese agroindustriali e le cooperative agricole operanti nel settore della produzione primaria.

L’ammissione degli interventi prevede l’installazione di impianti fotovoltaici di nuova costruzione, con una potenza compresa tra 6 kWp e 1000 kWp, da realizzare su tetti e coperture di fabbricati legati all’attività agricola, inclusi quelli destinati alla ricezione e all’ospitalità nell’ambito dell’attività agrituristica, zootecnica e agroindustriale.

Nel quadro del bando, i soggetti beneficiari possono contare su una serie di spese ammissibili che incentivano la realizzazione di impianti fotovoltaici all’avanguardia. Tra le spese coperte rientrano l’acquisto e l’installazione di moduli fotovoltaici, inverter e software di gestione, nonché i sistemi di accumulo e i materiali necessari per l’effettiva implementazione degli interventi. Sono inclusi anche i costi di connessione alla rete, garantendo una completa copertura dei necessari investimenti.

Per quanto riguarda l’installazione di pannelli fotovoltaici, il bando prevede un limite massimo ammissibile di spesa pari a €1.500 per ogni kWp installato. Nel caso in cui siano presenti sistemi di accumulo, è previsto un ulteriore contributo fino a €1.000 per ogni kWh, con la condizione che la spesa massima per i sistemi di accumulo non superi i €100.000,00.

Un aspetto di notevole interesse riguarda l’installazione di dispositivi di ricarica per la mobilità sostenibile. In questo caso, il bando riconosce una spesa complessiva fino a un limite massimo ammissibile di €30.000,00, seguendo le specifiche indicazioni e quantità dettagliate nel testo dell’avviso.

Il Bando, oltre a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, sostiene anche interventi di riqualificazione delle strutture agricole. Per quanto riguarda la rimozione e lo smaltimento dell’amianto, la realizzazione dell’isolamento termico dei tetti e l’installazione di un sistema di aerazione connesso alla sostituzione del tetto, sono ammissibili spese fino a un massimo di €700,00 per ogni kWp installato.

I soci e i clienti di Banca del Veneto Centrale interessati possono far richiesta di un finanziamento a condizioni agevolate per sostenere il proprio investimento.

Le domande possono essere presentate a partire dal prossimo 12 settembre 2023 (fino al 12/10/2023) tramite la Piattaforma informatica predisposta dal Soggetto attuatore GSE all’indirizzo www.gse.it.

Per ulteriori informazioni riguardo al Bando 2023 “Parco Agrisolare” e le relative modalità di partecipazione, soci e clienti possono richiedere un appuntamento presso le filiali di Banca del Veneto Centrale. Grazie alle proprie partnership, la banca è in grado di offrire una consulenza mirata durante tutto l’iter per l’ottenimento, il mantenimento e la supervisione dell’agevolazione.

Da sinistra, il presidente Gaetano Marangoni e il direttore generale Claudio Bertollo