Chiara Galiazzo torna dal vivo con il concerto inaugurale della rassegna Tra ville e giardini

A Villa Badoer fans da ogni parte d’Italia hanno salutato l’avvio dell’estate polesana

La cantante padovana Chiara Galiazzo a Villa Badoer di Fratta Polesine

Fratta Polesine (RO) – Un vasto pubblico, pieno di fans di varie provenienze inneggianti la loro cantante preferita, ha dato il via ufficialmente all’estate culturale polesana che comincia tradizionalmente con l’apertura di Tra ville e giardini, quest’anno edizione numero XXII. L’itinerario di musica, teatro e danza, ha sempre di più un respiro nazionale ed internazionale e per un mese e mezzo (quest’anno 17 date) trasforma il Polesine in un palcoscenico ambito e ammirato.

L’evento inaugurale della stagione è stato allestito ieri sera, 15 luglio, alla villa Badoer di Fratta Polesine, con il live di Chiara Galiazzo, set semiacustico con piano (Helio Di Nardo) e chitarra (Riccardo Gioggi): un sold out annunciato e realizzato in poche ore.

 La serata è partita con i saluti e gli auspici degli organizzatori: il vicesindaco del Comune di Fratta Polesine, Alessandro Baldo, Comune tra i 17 che ospitano e sostengono la manifestazione; il presidente della Provincia di Rovigo, Ivan Dall’Ara, che è l’ente promotore e coordinatore; la consigliera regionale Laura Cestari per la Regione del Veneto, che sostiene la rassegna tramite il programma Reteventi; ed il direttore artistico Claudio Ronda dell’organizzatore tecnico Ente Rovigo Festival, ideatore e anima di Tra ville e giardini fin dalla prima edizione. Un ringraziamento alla Fondazione Cariparo, che rende possibile la rassegna.

«Cito il pensiero che accompagna questo concerto – ha detto il direttore Claudio Ronda, ricordando il sottotitolo dell’ultimo album di Chiara – Fare le cose grandi in piccolo. È un’idea che assomiglia molto allo spirito di Tra ville e giardini: offrire importanti eventi culturali in piccolo, cioè ricostruendo vicinanza ed intimità che i luoghi e gli artisti riescono a regalare. Anche Villa Badoer è una cosa grande in un paese molto piccolo. Questo ci ricorda che è importante restituire qualcosa».

Fra gli applausi a scena aperta è scesa sulla scenografica scalinata palladiana, Chiara Galiazzo sulle note malinconiche acustiche di “Honolulu”, singolo tratto da “Bonsai” (2020, Sony music), l’ultimo album che ha costituito il cuore del concerto. Subito è rimbalzata verso il pubblico quella voce fresca, cristallina, limpida e pulita, ma potente, un timbro chiaro, argentino, ma con mille sfumature di colore intenso ed una vocalità molto estesa, con sapienti vibrati e moderni saliscendi. È un piacere ascoltarla e rapisce l’udito, che quasi non si sentono le parole. Ma il fraseggio è nitido ed i testi rimandano ad esperienze emozionali, a sensazioni autobiografiche, ad intensi pensieri. È un po’ il mood dell’ultima Chiara, in cerca del “suo posto nel mondo”. Ma siamo già anni luce dagli esordi: qui c’è una cantante solida e credibile. Puntatina verso i grandi successi: la sanremese “Il futuro che sarà” ed il disco di platino Fimi “Due respiri”; poi si ritorna al presente con “Pioggia viola” e “Kamikaze”. Intensissimo “Bambola Daruma” cantato e suonato in solitaria al pianoforte.

È molto credibile e autentica l’interpretazione di Chiara e coinvolge il pubblico, ma si stempera come la tensione sulle montagne russe, nella sua personalità solare e genuina, che dialoga con gli spettatori con una simpatica inflessione padovana e, nell’autoironia, strappa il sorriso. «Sto sudando mille camice – dice, mentre armeggia insieme al chitarrista su uno strumento – Dovete sapere che l’ukulele e tutti gli strumenti a corda sono str***! Si scordano anche se non li guardi per pochi secondi…».

E via con un “Somewhere over the rainbow” ritmatissimo. «Ho iniziato la mia carriera con questo brano – spiega Chiara – lo dedico a tutte le persone che amano i colori come me e che si rifiutano di vivere in un mondo grigio». E si colora veramente il concerto e tutti cantano con “Vieni con me” e “Un giorno di sole”; poi Chiara dirige i cori su “Mille passi” e scende fra il pubblico. C’è spazio anche per il nuovissimo “If I could feel alive”, colonna sonora di “Un passo dal cielo 6”, cantata dal vivo per la prima volta in assoluto; e per la cover di “Il cielo in una stanza”. Chiusura in gioia con “Stardust” ed i bis “Nessun posto è casa mia” ed un autentico “Grazie di tutto”.

A fine concerto, flotte di fans da Roma, da Napoli e da ogni dove per le foto di rito. Una performance assolutamente piacevole, energetica, di una freschezza che rincuora, dopo la lunga assenza degli spettacoli dal vivo.

Tra ville e giardini riprende il viaggio da Costa, il prossimo 20 luglio, con un live di Frida Bollani Magoni.

Tra Ville e Giardini XXII è promossa ed organizzata da Provincia di Rovigo, co-finanziata da Regione del Veneto Reteventi, sostenuta da Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, con l’organizzazione tecnica di Ente Rovigo Festival, direzione artistica di Claudio Ronda, e la collaborazione dei Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Castelmassa, Ceneselli, Ceregnano, Costa di Rovigo, Ficarolo, Fratta Polesine, Lendinara, Lusia, Occhiobello, Porto Tolle, Rosolina, Rovigo, Trecenta, Villanova del Ghebbo.

Gli indirizzi di saluto in apertura di serata