Coldiretti Rovigo si riunisce per il bilancio: unanimità grande condivisione dei problemi attuali

Il presidente Carlo Salvan: «Timori per la situazione geopolitica, sull’uso e gestione dell’acqua siamo tutti chiamati a essere responsabili».

ROVIGO – Imprenditori agricoli riuniti per approvare il bilancio e fare il punto della situazione sull’agricoltura polesana. Si è tenuta giovedì 26 maggio l’annuale assemblea dell’Associazione Polesana Coldiretti Rovigo, momento dedicato all’analisi dei conti, ma anche alle riflessioni sul futuro. Assemblea quasi al completo e tantissima voglia di confrontarsi, considerato il buon dibattito scaturito al termine.

Il direttore Silvio Parizzi accompagnato dal vice Mara Crivellari hanno letto le voci del bilancio con rispettive variazioni dei numeri rispetto all’anno precedente. Dall’analisi del consuntivo 2021, Coldiretti Rovigo ha chiuso con un risultato più che positivo, confermando la buona gestione delle risorse anche in tempi difficili. È seguita poi l’approvazione all’unanimità dall’assemblea. Il bilancio è anche stato avvallato dal collegio dei revisori dei conti presenti in sala. Il direttore ha ringraziato la struttura che ha redatto il bilancio in questi mesi.

Tanti i temi toccati dal presidente Carlo Salvan, nel corso del suo intervento. Dall’attività sindacale di Coldiretti, ai fatti dell’ultimo anno oltre alla previsione di quello che potrebbe essere il prossimo futuro. «Anche se viviamo un periodo schizofrenico – ha commentato Salvan – Abbiamo tanti interrogativi a cui nessuno può darci risposte, ma serve essere consapevoli del periodo che stiamo vivendo e di cosa sta facendo il sindacato e l’associazione a tutti i livelli».

«Abbiamo di fronte molte sfide – ha proseguito il presidente – dall’energia, alla salvaguardia del nostro suolo, la protezione del cibo, della sua trasparenza e del made in Italy. Sentiamo parlare di carne sintetica, non abbiamo ancora una norma chiara sul fotovoltaico a terra che è ancora in discussione, abbiamo dovuto sostenere costi e rincari su tutto, la siccità è un fenomeno sempre più tragico e il maltempo è imprevedibile, sono tutti fenomeni che premono sulla nostra agricoltura. Ma accanto a questo non dimentichiamo cosa siamo diventati in questi anni, le potenzialità e le espressioni del nostro lavoro e del nostro settore grazie alla multifunzionalità; non dimentichiamo la norma sulle pratiche sleali che è stata approvata, un traguardo importantissimo per fare valore al nostro lavoro. E dove mancano norme chiare, stiamo lavorando per averle».

Salvan ha fatto un passaggio anche sulla pesca: nell’ultimo anno sono stati acquisiti 600 fascicoli di imprese «un settore importante quanto a valore generato e per il quale ci stiamo interessando a tutti i livelli per una gestione migliore delle lagune e per estendere gli aiuti sul caro gasolio». Negli interventi che si sono susseguiti, anche su temi di attualità, è stato rimarcato il ruolo sociale dei presidenti di Coldiretti sparsi in tutto il territorio polesano. «Dobbiamo essere propositivi, rappresentanti e rappresentativi, critici ma non polemici», ha commentato in conclusione il vicepresidente Simone Moretti.