Coldiretti si riunisce per votare il bilancio: approvato all’unanimità

Durante la serata il presidente Salvan ha riassunto i fatti più importanti dell’ultimo esercizio. Al direttore Parizzi il compito di presentare i dati del bilancio, mentre all’ospite Frascarelli è stato affidato il compito di aprire una riflessione sul futuro dell’agricoltura

Da sinistra il direttore Silvio Parizi, al centro il presidente Carlo Salvan e, a destra, il professor Angelo Frascarelli

ROVIGO – Imprenditori agricoli riuniti per approvare il bilancio e fare il punto della situazione sull’agricoltura polesana. Si è svolta martedì 21 maggio l’annuale assemblea dell’Associazione Polesana Coldiretti Rovigo, momento dedicato all’analisi dei conti, ma anche alle riflessioni sul futuro. Ospite d’onore il professor Angelo Frascarelli docente del Dipartimento di scienze agrarie, alimentari ed ambientali dell’Università di Perugia.

Prima dei numeri, un momento di riflessione è stato aperto dallo specialista Frascarelli sul futuro dell’agricoltura. Il docente è partito da una analisi macroeconomica sul potere negoziale dell’agricoltore per dare alcune indicazioni sulla strada da prendere.

«Il produttore si deve adeguare al consumatore e alle sue aspettative perché nel mercato  di oggi il suo ruolo è fondamentale – ha affermato il docente – Dall’agricoltura tradizionale degli anni ’50 del secolo scorso, a quella industriale nei decenni dopo, per arrivare a quella multifunzionale siamo oggi a quella “smart, che è il nostro domani. Come si traduce smart? È paragonabile a… uno schiocco di dita. Questa agricoltura richiede conoscenza, contano più le idee che i capitali e bisogna seguire le tendenze del consumatore. L’agricoltore che vince è un pesce piccolo, ma veloce, che si mette assieme a tanti altri come lui non per opportunismo, ma perché capisce la situazione e il valore del lavorare assieme. Gli agricoltori del domani dovranno essere veloci, questa la parola chiave, deve cambiare il suo ragionamento e decidere dove stare e quale direzione prendere. Coldiretti l’ha capito 10 anni fa promuovendo la distintività e la filiera, è questo il modello del futuro, vendere il nostro valore alleandoci con gli industriali».

Il presidente Salvan nel suo intervento ha riassunto le tappe e gli avvenimenti dall’approvazione di bilancio del 2018 con un focus sull’azione sindacale di Coldiretti che ha visto diversi traguardi raggiunti. A livello europeo, il Parlamento ha approvato una direttiva che metterà al bando quella serie di pratiche commerciali sleali, come il pagamento dei prodotti agricoli al di sotto dei costi di produzione. Sono stati introdotti i dazi sul riso proveniente dal Sudest asiatico ed è stata fermata l’etichetta semaforo. In Italia, invece, le principali novità hanno riguardato la legge l’etichettatura con l’obbligo di indicazione della provenienza geografica dei prodotti. Coldiretti ha combattuto anche per l’accesso ai dati sulle importazioni ottenendo un’importante pronuncia del Consiglio di Stato su latte e prodotti caseari facendo cadere il segreto di stato.

Salvan ha parlato anche delle novità in materia di bonifica, sul rapporto con la Camera di Commercio e del lavoro che si sta facendo per tutelare lo zucchero italiano, dato che Rovigo è la terza provincia produttrice in Italia di barbabietola. Attenzione particolare è stata riservata al maltempo e ai danni sulle colture, ma anche all’incontro avvenuto con Stefano Masini per parlare dei problemi ambientali affrontati nella nostra provincia. Prima di chiudere, il presidente ha fatto il punto della situazione di crisi dell’ortofrutta e di questo 2019 che si prospetta come un’annata difficile.

Nel corso della serata è stato approvato il bilancio d’esercizio dell’associazione Coldiretti, a leggere i numeri e a spiegarli il direttore Silvio Parizzi. Anche questo bilancio si chiude con un risultato positivo in linea con i risultati economico finanziari degli esercizi precedenti. Durante l’assemblea è stato comunicato che anche per quest’anno il consiglio ha previsto l’erogazione di un contributo complessivo di 3.000 euro per i consorzi di tutela dell’Aglio bianco polesano Dop e dell’Insalata di Lusia Igp, preziose eccellenze polesane da valorizzare.