Come regolare i servizi di rimozione e smaltimento dei rifiuti galleggianti dall’idrovia Fissero-Tartaro-Canal Bianco-Po di Levante

Il sindaco di Adria Barbierato: «Stiamo lavorando per la firma della convenzione, con i comuni attraversati dall’asta fluviale del Canalbianco, per regolamentare la rimozione e lo smaltimento dei rifiuti galleggianti».

Omar Barbierato con Sara Mazzucato e Matteo Stoppa

Adria (RO) – Sarà previsto entro il mese di aprile un nuovo tavolo tecnico per definire un altro passo importante per arrivare alla firma della convenzione, tra i comuni afferenti al bacino della rete idrografica del Canalbianco, che regolerà i servizi di rimozione e smaltimento dei rifiuti galleggianti, sulle conche di Legnago e Baricetta, dove avviene l’accumulo maggiore di immondizia. I due sindaci capofila del progetto, Omar Barbierato per Adria e Graziano Lorenzetti per Legnago, insieme all’Autorità di Bacino Distrettuale del fiume Po, la direzione ambiente della Regione Veneto e Infrastrutture Venete srl, stanno lavorando al documento che coinvolge oltre 50 comuni delle province di Rovigo e Verona e consentirà interventi concreti e periodici di salvaguardia e tutela dell’ambiente. 

«Nell’incontro che andremo a fissare – spiega Barbierato – i tecnici dei consorzi di bonifica Veronese e Adige Po e dei geni civili a cui spetta la gestione del corso d’acqua, verranno condivise con gli enti coinvolti, le superfici drenanti ripartite per ogni territorio comunale attraversato dall’idrovia Fissero-Tartaro-Canal Bianco-Po di Levante. Dati, che saranno avvallati dalla giunta regionale e consentiranno di calcolare la spesa dello smaltimento dei rifiuti per ogni singolo Comune».  

«Affrontare il problema dei rifiuti galleggianti – dichiarano Il Sindaco, l’assessore all’ambiente Matteo Stoppa e il consigliere provinciale con delega all’ambiente Sara Mazzucato – significa rispondere ad una necessità di salvaguardia del nostro territorio che si inserisce nel più ampio obiettivo di tutela e miglioramento della qualità ambientale dell’intero ecosistema acquatico in generale. Togliere dall’acqua i rifiuti, consente di eliminare il degrado dall’area fluviale di Baricetta e impedire che arrivino nel mare, evita di incrementare il drammatico problema della plastica nel mare».

«Il percorso che abbiamo intrapreso nel 2019 – commenta l’assessore Andrea Micheletti – si inserisce in un contesto territoriale dove agiscono più enti per le diverse competenze sull’idrovia fluviale. Una risorsa per un turismo esperienziale, dove il connubio bici e barca, risulta essere una combinazione accattivante e vincente per un rilancio di pacchetti turistici, appena si allenteranno le restrizioni covid».

Spetterà a Infrastrutture Venete la raccolta e l’accatastamento dei rifiuti galleggianti, in prossimità delle conche di Torretta, nel comune di Legnago e di Baricetta nel comune di Adria. I due comuni capofila, avranno il ruolo di seguire le operazioni di carico, trasporto e scarico del materiale di rifiuto nelle pubbliche discariche, che sarà effettuato da apposite ditte incaricate per la gestione rifiuti urbani. Per quanto riguarda le risorse economiche, spetterà alla Regione Veneto finanziare il lavoro di Infrastrutture Venete, e ai comuni afferenti al bacino della rete idrografica del Canalbianco coprire la spesa rimanente che verrà ripartita in base all’area drenante di ogni singolo comune calcolata da Arpav. Una spesa complessiva che si aggirerà sui 92mila euro all’anno.