“Donna, vita, libertà”. Manifestazione di solidarietà a sostegno delle donne iraniane

Iniziativa sabato 28 gennaio a Badia Polesine a sostegno della vita, della libertà e della dignità degli esseri umani

Badia Polesine (RO) – Riceviamo e pubblichiamo il Comunicato Stampa a firma del gruppo di cittadine e cittadini che ha promosso per sabato 28 gennaio un’iniziativa di solidarietà a sostegno delle donne iraniane.

«Dalla morte di Masha Amini il 16 settembre 2022, provocata dalle percosse da parte degli agenti della polizia morale(!) iraniana “per uso improprio del velo”, migliaia sono le giovani donne brutalizzate e incarcerate a seguito della feroce repressione ordinata dal regime teocratico in risposta alle manifestazioni pacifiche e non violente delle sue coetanee.

Alle donne, ragazze e giovani, si sono aggiunti i maschi loro coetanei. Quasi ventimila sono le giovani e i giovani iraniani (per la maggior parte studenti) incarcerati dal regime. Decine sono stati condannati a morte: secondo Amnesty International i morti uccisi dalle milizie del regime sinora sono oltre 300, tra cui 44 bambini, e 26 gli impiccati. Si è aggiunta da qualche giorno la notizia dell’impiccagione di Alireza Akbari ex viceministro della Difesa a Teheran dal 1997 al 2022, accusato di spionaggio e condannato in un processo farsa senza il rispetto nemmeno formale del diritto alla difesa. Una decisione quest’ultima che rappresenta un atto terroristico rivolto alla classe media iraniana colpita dalla crisi economica e incline, secondo l’opinione dei settori più estremisti del regime, a dissociarsi dalle scelte dei vertici della teocrazia islamica.

Alla luce di quanto sopra è evidente che la Repubblica Islamica dell’Iran stia violando tutti i principi della ‘Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo’ di cui è firmataria e che si fonda sui valori indivisibili e universali di dignità umana, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà.

Un regime che da circa 44 anni non ha mai concesso il diritto fondamentale di ogni essere umano: la libertà. Lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha manifestato la propria “personale indignazione” al neoambasciatore iraniano per quanto sta accadendo in Iran e manifestato la “ferma condanna” nei confronti delle violenze poliziesche accompagnata alla riprovazione morale unita allo sdegno sul piano umano. Il Presidente della Repubblica giudica sotto ogni profilo intollerabile “la brutale repressione delle manifestazioni e le condanna a morte” con l’esecuzione di “molti manifestanti”.

Il dovere di ogni persona che crede nella libertà è di manifestare – qui e ora – la propria indignazione contro un regime abbietto e brutale. Solo la protesta diffusa può infastidire il regime assassino, solo la nostra protesta può orientare l’Unione Europe a reazioni decise e irrevocabili contro il regime: il richiamo degli ambasciatori dell’Unione Europea da Teheran e l’espulsione di quelli della Repubblica islamica in Europa. A seguire decise sanzioni contro personalità e strutture del regime come i cosiddetti “Guardiani della rivoluzione”, potente fonte di gestione e finanziamento del regime e che controllano il mercato del petrolio e del gas insieme a quelli delle armi e della droga.

Troviamoci in piazza V. Emanuele II, a Badia Polesine, davanti al Municipio, sabato 28 gennaio dalle ore 10.

Ogni persona libera che interverrà potrà testimoniare la propria adesione ai valori di libertà e democrazia che sono negati oggi ai giovani iraniani.

DONNA – VITA – LIBERTÀ

Per la vita, la libertà e la dignità degli esseri umani»