“Dovere della memoria”: gli studenti di Adria invitano a riflettere sull’ indifferenza di fronte alla morte dei migranti nel Mediterraneo

Adria (RO) – È stato significativo il convegno su il “dovere della memoria” realizzato dall’azione sinergica creata  dal Sindaco Omar Barbierato e dalla consigliera Oriana Trombin, con i vertici  degli istituti scolastici della città etrusca,  con l’obiettivo  di diffondere la conoscenza della storia tra gli studenti, coinvolgendoli attivamente in eventi istituzionali. Speaker d’eccezione dell’evento Ruben Bertocco del Forum dei Giovani che, davanti a una folta platea di studenti provenienti da tutto il territorio, ha introdotto le autorità presenti.

«Oggi è importante studiare perché il pericolo prima ancora che l’oblio, è il negazionismo che oggi può essere pericolosamente veicolato sui socialha evidenziato nel suo intervento il vicesindaco Wilma Moda in occasione della Giornata della MemoriaTutti noi dobbiamo imparare a non essere indifferenti, perché le tragedie della storia hanno spesso origine da chi poteva fare e invece non ha fatto nulla, per convenienza, per pigrizia, perché “non tocca a me”. Le sofferenze che la guerra non lontano da noi sta provocando ci dicono che la pace, i diritti, come il diritto allo studio, per esempio, la convivenza civile, la democrazia, non sono beni scontati, ma hanno bisogno di cure e attenzioni continue. Tematiche per le quali la scuola è sempre in prima fila. Per questo trasmetto, a nome dell’Amministrazione Comunale, un profondo ringraziamento per tutto ciò che il mondo della scuola sta facendo per la crescita civile e democratica della nostra comunità».

«La memoria che oggi celebriamoha sottolineato il presidente del consiglio Francesco Bisco rivolgendosi agli studentinon è gettare lo sguardo su una fotografia che sbiadisce con il trascorrere del tempo. Ma un sentimento civile, energico e impegnativo. Una passione autentica per tutto quello che concerne la pace, la fratellanza, l’amicizia tra i popoli, il diritto, il dialogo, l’eguaglianza, la libertà, la democrazia». L’importanza del momento formativo è stata evidenziata anche dalle dirigenti scolastiche Sara Manzin per il Polo Tecnico e Lorenza Fogagnolo per il Cipriani.

Dopo l’intermezzo musicale  del quartetto di fiati del conservatorio musicale A. Buzzolla sono intervenuti gli allievi delle scuole medie del plesso Marino Marin con alcune riflessioni sul testo l’Amico Ritrovato e a seguire gli allievi della scuola media Buzzolla  hanno presentato un e-book sulla figura di Ilse Weber. A trattare il tema del razzismo gli studenti del Liceo Bocchi-Galilei con riflessioni e analisi su “I quaderni del Bocchi- Badini- Gli alunni del fascio” e “Sono razzista, ma sto cercando di smettere”, scritto da Guido Barbujani e Pietro Cheli.

«Dall’analisi dei passi che abbiamo analizzato – hanno spiegato i liceali – è emerso che, nonostante la scienza abbia dimostrato in modo inequivocabile delle differenze culturali che esistono tra le persone, il patrimonio genetico di ogni essere umano sia praticamente identico e pertanto ogni pensiero di superiorità genetica sia totalmente ingiustificato. Per superare il concetto di razza è fondamentale comprendere l’importanza che assume il linguaggio che si usa quotidianamente, infatti, basti pensare alle due parole “razza” e “popolazione: il termine razza appare fin da subito come una parola piena di pregiudizi, mentre popolazione assume un’accezione generica, priva di pregiudizi discriminatori. Da questo semplice esempio è evidente che cambiando il modo di esprimersi, lentamente possono cambiare idee e valori».

Gli studenti  del  Polo Tecnico, oltre  ad aver realizzato il logo dell’evento, con alcune riflessioni sull’indifferenza dei popoli europei alla persecuzione nazista degli ebrei, hanno invitato i presenti  a pensare all’indifferenza attuale e quotidiana nei confronti della disperazione e della morte di migliaia di migranti nel Mediterraneo, citando un articolo di Gad Lerner “Quando, oggi, leggiamo delle deportazioni degli ebrei sotto il nazismo, ci chiediamo: certo, le popolazioni non sapevano; ma quei convogli piombati, le voci, le grida, nelle stazioni di transito nessuno li vedeva e sentiva? Allora erano il totalitarismo e il terrore a far chiudere gli occhi. Oggi no. Una quieta, rassegnata indifferenza, se non anche una infastidita avversione, sul Mediterraneo”.

Gli studenti dell’istituto Alberghiero  Cipriani hanno spiegato le origini  delle pietre d’inciampo presenti in Polesine e raccontato le storie di alcune famiglie rodigine tra le vittime del genocidio. Tra queste la famiglia Guido Anselmo Ravenna. A presenziare all’evento, oltre ai molti docenti, Bertilla Gregnanin presidente dell’IRASE provinciale (Ente di ricerca e di formazione dei docenti riconosciuto dal Miur) le autorità militari del territorio e gli immancabili volontari della sezione Alpini di Adria.

La mattinata è terminata con gli amministratori che hanno omaggiato i docenti con la consegna di pubblicazioni per arricchire le biblioteche dei vari istituti. La consigliera Oriana Trombin nel chiudere la mattinata si è complimentata con i docenti per aver saputo coinvolgere gli studenti in maniera efficace nel progetto del “dovere della memoria” e ha poi ringraziato tutte le persone che a vario titolo (dirigenti scolastici e personale scolastico, magazzinieri, dipendenti comunali e biblioteca comunale ) si sono adoperate per il buon esito del convegno.