Due semifinalisti del Paleocapa in finale alle Olimpiadi di Matematica

Il liceo rodigino unico rappresentante del Polesine a Cesenatico

Nella foto, da sinistra, Pietro Silvoni e Luca Pastorello

ROVIGO – Pietro Silvoni e Luca Pastorello, studenti di classe quinta del liceo scientifico Paleocapa di Rovigo, sono gli unici finalisti polesani qualificati per le gare individuali nazionali di matematica. Saranno a Cesenatico il prossimo 6 maggio tra i 300 qualificati in Italia che gareggeranno per risolvere 6 difficili problemi dimostrativi. La competizione, che lo scorso anno non si è svolta in presenza, dovrebbe vedere tutti i finalisti assieme, anche se l’andamento pandemico potrebbe ancora modificarne l’organizzazione.

Il numero di finalisti scelti per ogni provincia dipende dagli esiti delle prove degli anni precedenti: Rovigo ha un livello pari a province più grandi, come Venezia, a testimonianza della preparazione e abilità dei suoi studenti.

Per accedere alle finali è necessario superare la fase di istituto, denominata “Giochi di Archimede”, utile per qualificarsi alle gare provinciali in programma ogni anno nel mese di febbraio. Per quest’anno si sono confrontati nel nostro territorio tre licei scientifici: il Paleocapa di Rovigo, il Bocchi Galilei di Adria e il Primo Levi di Badia Polesine. Tra gli otto studenti migliori della provincia, ben sei sono studenti del Paleocapa.

La provincia di Rovigo non ha mai conquistato una medaglia d’oro nella fase nazionale, anche se Luca Pastorello, membro attivo delle squadre di matematica fin dalla sua iscrizione al Paleocapa, in classe III ha avuto un encomio e lo scorso anno ha vinto il bronzo a Cesenatico.

«Il liceo Paleocapail commento della Dirigente scolastica Cristina Gazzieriper tradizione pone la massima attenzione all’approfondimento delle discipline, in modo particolare quelle scientifiche, e alla valorizzazione delle eccellenze. Nell’ambito matematico vengono realizzate durante l’anno scolastico parecchie attività di approfondimento, esercizio, allenamento, in modo che i ragazzi siano più preparati e siano stimolati anche verso ambiti e argomenti che normalmente non vengono affrontati in classe. Gli ottimi risultati che vengono di norma ottenuti dai ragazzi sono dunque il frutto del lavoro sinergico, che vede uniti il loro impegno, la passione dei docenti e le preziose occasioni di approfondimento».