Gabbris Ferrari secondo il liceo “Celio – Roccati” di Rovigo

Nella foto, da sinistra: Giorgio Lazzarini, Anna Maria Pastorelli, Sofia Teresa Bisi e Mirella Zambello

ROVIGO – Gabbris Ferrari è stato ma è ancora una figura preziosa per la storia, la cultura e la vita sociale di Rovigo e del Polesine. Lo hanno testimoniato gli studenti del liceo Celio Roccati di Rovigo, che per un biennio hanno lavorato su questo personaggio, grazie a un ampio progetto Pcto realizzato in collaborazione con la Fondazione Banca del Monte di Rovigo.

È stata presentata nella mattinata di venerdì 7 maggio, nella sede del Celio Roccati in Via De Gasperi, la fase conclusiva delle attività “Gabbris Ferrari: uomo di teatro, artista per il teatro”.

«È con soddisfazioneha detto la Dirigente Scolastica del Celio Roccati Anna Maria Pastorelliche diamo il via alla restituzione pubblica di numerose attività che hanno coinvolto tutti i licei di questo istituto, che ha mostrato quanto lo spirito di squadra, di collaborazione, sia sempre formativo e vincente. Fondamentale la scelta di lavorare su una figura di primo piano del territorio, per avvicinare i più giovani al suo talento e al suo ruolo».

«Nonostante il periodo difficile – ha aggiunto l’assessore alle Politiche Sociale Mirella Zambelloè motivo di prestigio constatare come la scuola sia un punto di riferimento per la crescita culturale, sociale e spirituale dei più giovani. I progetti come questo sono un elemento di inclusione, condivisione e risponde ai bisogni formativi delle giovani generazioni».

«Grazie, per non avere mollato!ha chiosato Giorgio Lazzarini, neo presidente della Fondazione Banca del Monte di RovigoIl progetto, iniziato lo scorso anno, non ha potuto arrivare alla conclusione prevista a causa della pandemia, ma la volontà degli studenti e dei docenti che li hanno accompagnati è stata encomiabile. Sono particolarmente orgoglioso anche della prima edizione del concorso artistico per le scuole del Polesine: l’obiettivo della Fondazione è renderlo un appuntamento annuale per rendere omaggio a Gabbris Ferrari e anche per valorizzare i giovanissimi talenti del territorio».

Le docenti Teresa Capucci e Sofia Teresa Bisi hanno illustrato le fasi principali del progetto, che è stato composto dalla tradizionale edizione del Convegno del Liceo delle Scienze Umane, una rappresentazione teatrale, la realizzazione di scenografie e locandine. Tutti i lavori degli studenti sono stati raccolti in due video che sono disponibili sul canale Youtube del Celio Roccati e sul sito della Fondazione Banca del Monte di Rovigo.

A nome del liceo delle Scienze Umane, Sofia Teresa Bisi ha spiegato il lavoro svolto e mostrato alcune scene del video: i ragazzi si sono avvicinati a Gabbris Ferrari vedendo molte sue opere e ascoltando parecchie testimonianze, che hanno spiegato meglio il ruolo politico, sociale, oltre che umano e culturale: Meri Veronese, Giuliano Scaranello, Massimo Munaro, Luca Vallese, Flavio Baratella, Vito Piccinino, Milena Dolcetto. Hanno quindi concentrato la loro attenzione su alcuni luoghi e non-luoghi che hanno caratterizzato la vita dell’artista e della sua città, come il Museo dei Grandi Fiumi, il Teatro Studio, la Pescheria Nuova e il Teatro Sociale.

Il prof. Guidalberto Gregori ha poi sottolineato il collegamento tra l’opera teatrale scelta, “Capitan Ulisse” di Alberto Savinio, come parabola dell’eroe perennemente alla ricerca di se stesso, e Gabbris Ferrari. Le prof.sse Stefania Zerbinati e Silvia Fogagnolo hanno infine esposto il lavoro delle classi del liceo Artistico, che ha preso spunto dall’arte di Gabbris Ferrari, in modo particolare da alcuni disegni preparatori per il Museo dei Grandi Fiumi, per realizzare le scenografie teatrali, che hanno fatto da sfondo ad alcune letture che sono state raccolte in un secondo video, disponibile assieme all’altro.

In conclusione, la dott.ssa Cinzia Malin ha dato il via alla premiazione degli elaborati artistici del concorso. Tutte le scuole hanno ricevuto un riconoscimento, che ritireranno nella Pescheria Nuova alla mostra, per l’impegno profuso e per la generalizzata qualità dei lavori in concorso, valutati dalla giuria composta dai proff. Meri Veronese Ferrari, Mara Carandina, Denis Raccanelli. Sono stati poi proclamati i vincitori per ogni sezione e sono state anche assegnate due menzioni speciali.