Giovani e agricoltura: un settore con segno più

Salvan: «Agricoltura in controtendenza: venite a vedere cosa riescono a fare i nostri giovani». Dal 6 marzo aperta la nuova edizione premio Oscar Green

Federica Vidali

ROVIGO – Il dinamismo mostrato dal settore agricolo italiano ha segno positivo: mentre tutti gli altri comparti produttivi hanno evidenziato una contrazione in media del 13%, l’agricoltura con il suo +1% si attesta l’unico settore in crescita. L’agricoltura permette un perimetro ampio d’azione, lo dimostra la vivacità delle idee imprenditoriali messe in mostra anche all’ultimo evento di Oscar Green, il premio di Coldiretti rivolto ai giovani agricoltori under 30.

Nonostante la congiuntura economica, la pandemia e la bizzarria del mercato globale, il settore agricolo made in Italy consolida un primato. Secondo l’indagine svolta dal Centro Divulga l’agricoltura si conferma lo sbocco professionale anche per coloro che non hanno intrapreso un percorso formativo specifico nel settore agricolo, richiamando l’interesse di giovani che provengono da percorsi formativi anche distanti da quelli prettamente agricoli.

Il Veneto è a metà della classifica con un +7% di incremento di giovani in agricoltura; scendendo nel dettaglio a farla da padrone c’è la coltivazione di ortaggi, seguiti da zootecnia e dal comparto vitivinicolo, arrivano poi i cereali.

Spostando la lente sul tema della sostenibilità, emergono inoltre considerazioni interessanti in merito alla crescente attenzione da parte delle imprese condotte dai giovani. Queste ultime, infatti, mostrano un marcato orientamento verso l’adozione di pratiche sostenibili in campo agricolo e zootecnico. Sono i giovani a guidare il processo di digitalizzazione del settore: l’analisi mostra la propensione degli under 40 all’innovazione, che va dalla gestione della contabilità alla meccanizzazione dei processi produttivi, come il precision farming e l’irrigazione fino al controllo di gestione.

La produzione non riguarda solo cibo e commodities: sono sempre di più le aziende giovani che diversificano in agricoltura preservando la biodiversità e mantenendo la vitalità economica e sociale delle aree rurali con agriturismi, fattorie didattiche e sociali e molto altro. Il Veneto è tra le regioni che più sviluppano attività connesse.

L’agricoltura è anche un settore in controtendenza per la fuga dei giovani dal Paese: sono numerose le testimonianze di chi ha intrapreso percorsi lavorativi anche all’estero per poi tornare ad abbracciare le aziende di famiglia o addirittura creare da zero idee in campo agricolo.

«Quello che dobbiamo essere in grado di gestire è il cambio generazionale – commenta il presidente Carlo Salvan – In Veneto ci sono circa 21 mila aziende condotte da imprenditori a cavallo dell’età pensionabile. Un neo di questo ricambio è sicuramente l’annoso problema dell’accesso al credito, che si cerca di risolvere con strumenti come Ismea. Ottimo che la nostra Regione finanzi anche quest’anno con i Psr i primi insediamenti, per dare una spinta all’entrata dei giovani, una buona base di partenza per tanti veneti. Purtroppo, nonostante la politica regionale per lo sviluppo rurale, in media ogni anno, 1 agricoltore su 2 non ha accesso alla misura».

«Dal 6 marzo – conclude Salvan – è ufficialmente aperta la nuova edizione del premio Oscar Green: tutti gli uffici Coldiretti sono a disposizione per dare informazioni, ma soprattutto per raccogliere candidature. Sono ormai centinaia i ragazzi che hanno partecipato al premio e messo in mostra idee brillanti, ma soprattutto immediatamente applicabili, non solo sogni e fuffa. Anche Rovigo ha la sua fetta di bravissimi giovani, checché se ne dica: invito la comunità e il territorio a seguire le nostre iniziative come il premio Oscar Green o i mercati di Campagna Amica, ma anche le feste del Ringraziamento per toccare con mano e vedere in faccia chi sono questi giovani».