Gruppo Teatrale il Mosaico: saggio di fine anno per gli allievi del primo anno di corso di teatro

La divertente commedia “Cento la gallina canta!”, libero adattamento da Achille Campanile, in scena domenica 26 maggio alle ore 21, presso il Teatro San Bortolo di Rovigo

ROVIGO – Domenica 26 maggio 2024 alle ore 21.00 presso il Teatro San Bortolo, verrà presentato il saggio finale degli allievi del corso di teatro livello base, realizzato dalla compagnia Il Mosaico.

Il corso che ha avuto inizio ad ottobre 2023 si è svolto con lezioni settimanali in teatro curate da vari insegnanti professionisti nelle materie teatrali proposte. Questo ha permesso ai nuovi allievi di studiare le tecniche di recitazione e con l’ausilio del regista, di mettere in scena una divertente e famosa commedia in un atto unico di Achille Campanile.

I docenti del corso di teatro del Mosaico: Dizione e Fonetica, Gianfranco Ara; Commedia dell’arte, Massimo Pagan; Storia del teatro, Fabio Valerio Raminella; Movimento, Sarah Lanzoni; Regia e Recitazione, Emilio Zenato; Trucco e coordinamento corso, Roberta Casetta.

CENTO LA GALLINA CANTA! Libero adattamento da Achille Campanile. Trama: Si parte dal monologo del viaggio di Ulisse tratto dall’Odissea per spaziare su Emilia Galotti di Gotthold Lessing ed al classico Il mercante di Venezia ed Enrico V di Shakespeare, per poi terminare in una zona intermedia fra letteratura e teatro dove si collocano le tragedie in due battute, ed un atto unico del genere inventato da Achille Campanile, far ridere, insomma, in forma sostanzialmente diversa. Ogni storia ha il suo inizio, la nostra è una storia d’amore non priva di aspetti di vita quotidiana in cui ognuno può riconoscersi, ma se si vede riflesso in qualche episodio non lo dica a nessuno… Buon divertimento dagli allievi del corso di teatro i nostri nuovi Supereroi!

CENTO LA GALLINA CANTA: 

CECILIA                        MADDALENA ZANIRATO
TITO                             KRISTIAN AGUIARI
BATTISTA                      VITTORIO SACCHIERO
PALEWSKI                     ADELMO MANTOVANI

Trucco di Roberta Casetta, regia e adattamento di Emilio Zenato.

Alla morte di Achille Campanile, nel 1977, molti che amavano questo autore e ne apprezzavano le grandi doti stilistiche provarono dolore, ma anche un senso di incredulità, come se Campanile, che aveva divertito generazioni di lettori con romanzi, testi teatrali e interventi giornalistici, avesse ormai raggiunto una condizione privilegiata di assoluta innocenza, propria dei bambini o delle persone vecchissime di cui nessuno ricorda più l’età, inattaccabile persino dalla morte. Le opere di Campanile lasciano scorgere il clima culturale in cui furono composte, ma tutte, dalle più remote alle più recenti, sono pervase da una freschezza molto simile alla gratuità del gioco, che le rende leggibili e sempre attuali, indipendentemente dalla data di composizione.

Questa caratteristica assottiglia i confini tradizionali fra narrativa e teatro, riscontrabile nelle battute fulminanti che definiscono il personaggio di un romanzo o una situazione nell’immediatezza, le descrizioni sono talmente importanti che si possono leggere come didascalie di commento a monologhi e dialoghi. Il lavoro intrapreso coi ragazzi del corso, comporta un cimento artistico di notevole peso. Significa lasciare schemi narrativi e tipologie di personaggi, per avventurarsi in una dimensione scenica caratterizzata da atmosfere rarefatte e un po’ surreali, con gesti e parole meccanici, al limite del marionettismo, con effetti comici che possono essere esilaranti ma che sono sempre “a onda lunga”.

Riusciranno i ragazzi del corso, i nostri eroi, a superare la prova? Io penso di sì, comunque a voi l’ardua sentenza.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti liberi.