Con Hostal Levante, pubblicato per Apogeo Editore di Adria, Lella Toscano firma un esordio narrativo sorprendentemente maturo, capace di unire profondità psicologica, potenza evocativa e un delicato senso di inquietudine che attraversa ogni pagina. Il romanzo, ambientato tra Tarifa e l’Andalusia più luminosa e selvaggia, è una storia di donne, di identità, di desiderio, ma soprattutto di quel territorio fragile in cui convivono forza e vulnerabilità, bisogno di libertà e impossibilità di sottrarsi alla propria ombra.
La protagonista, Leda, è una donna di cinquantaquattro anni, indipendente, attraente, professionalmente realizzata e apparentemente refrattaria ai legami. Le sue estati spagnole sono rituali di libertà: Tarifa diventa per lei un porto emotivo, un luogo sospeso tra due mari dove è possibile mettere tra parentesi la vita quotidiana.
Ma la sua libertà non è mai assoluta: è piuttosto una tensione costante, un modo di esorcizzare la paura del tempo che passa, la solitudine, quel senso di incompiutezza che la accompagna come un’ombra fedele.
Toscano tratteggia Leda con una penna precisa, sincera, mai giudicante. La costruzione psicologica del personaggio è uno degli elementi più riusciti del romanzo: complessa, sfaccettata, contraddittoria, come ogni essere umano che tenta di vivere senza mentire a sé stesso.
A Tarifa, Leda incontra Lucia, artista di strada: giovane, intensa, magnetica, quasi una creatura nata dalla sabbia e dal vento. L’incontro tra queste due figure femminili genera un cortocircuito emotivo potente. Non si tratta semplicemente di attrazione, né di un’amicizia tradizionale: è qualcosa che trascende e confonde i confini, un incontro che scuote Leda dal profondo e le restituisce, in modo inatteso, un frammento di sé che credeva perduto.
Lucia è, in un certo senso, il catalizzatore del cambiamento: rappresenta la vitalità che Leda ha cercato di addomesticare, la possibilità di una rinascita ma anche l’eco di un’inevitabile resa.
Lella Toscano, rodigina, appassionata di viaggi, fotografia e narrazioni che indagano l’interiorità, approda alla scrittura dopo un articolato percorso professionale in ambito bancario, trasformando la sua sensibilità e il suo sguardo sulle relazioni umane in materia viva per il suo primo romanzo. Nel 2020 ha frequentato presso Lìbrati, la “Libreria delle donne” di Padova, il corso di scrittura creativa “Virginia Woolf”. Hostal Levante rappresenta il suo debutto letterario, accolto con grande interesse da lettori e critici.
Lo stile di Lella Toscano è uno degli elementi più affascinanti del romanzo. È una scrittura che profuma di luce e di sale, ma che non ha paura di scendere negli anfratti interiori. La prosa è limpida, scorrevole, a tratti poetica senza mai diventare artificiosa. L’autrice sa dosare clima emotivo e introspezione, alternando pagine cariche di sensualità ad altre intrise di una malinconia sottile e struggente.
Sebbene il romanzo sia ambientato in Spagna, pagina dopo pagina ci si ritrova immersi in una dimensione emotiva che ha il suono profondo della saudade: quella parola intraducibile che affonda nel cuore della lingua portoghese e che racchiude insieme nostalgia, desiderio, assenza. È un sentimento complesso, fatto di malinconia per ciò che non c’è più ma anche di una dolce speranza verso ciò che potrebbe tornare, o forse non è mai stato.
In Hostal Levante questa saudade attraversa ogni pagina come un soffio costante, dando forma a un viaggio interiore che riguarda tutto ciò che si è perduto, tutto ciò che potrebbe ancora accadere e tutto ciò che resta sospeso tra rimpianto e possibilità. È proprio in questo spazio emotivo – fragile, luminoso, inafferrabile – che si muove Leda, e che il lettore finisce inevitabilmente per abitare.
Il nucleo tematico del romanzo ruota attorno al rapporto tra eros e solitudine. Toscano affronta l’eros non in modo compiaciuto o esplicitamente erotico: lo tratta come un linguaggio dell’anima, come un tentativo – spesso vano – di fermare l’inesorabile passaggio del tempo.
In questo, la citazione posta in esergo – «Dolce amara, indomabile, oscura belva» – diventa la chiave di lettura essenziale. Sono versi tratti da uno dei frammenti più noti della poetessa Saffo: “Tramontata è la luna”, un canto che condensa alcune delle tematiche principali della celebre poetessa greca: eros, nostalgia, solitudine, senso del fluire del tempo.
La citazione sembrerebbe suggerire al lettore che la protagonista di Hostal Levante, come la poetessa di Lesbo, ci ponga di fronte all’eterno dilemma umano: il dissidio tra volere e desiderio, radice mai placata dell’infelicità umana. Il desiderio è dolce e amaro, ci dà vita e ce la toglie, ci spinge a cercare ciò che non potremo mai del tutto possedere.
Hostal Levante, dedicato dall’autrice alle sorelle Luisa e Silvia, non è un romanzo che si limita a intrattenere: è un testo che scava, che lascia una traccia emotiva, che invita a interrogarsi sul senso del desiderio, sulla fragilità dei legami, sul modo in cui diventiamo ciò che siamo. La relazione tra Leda e Lucia – così intensa, imperfetta, ambigua – rispecchia la danza interiore di ogni esistenza femminile che cerca una propria verità.
Con questo romanzo, Lella Toscano firma un esordio potente, viscerale, profondamente umano. Hostal Levante è una storia di identità e rinascita, di incontri che cambiano, di vento che scompiglia l’anima. È un romanzo che sa parlare alle donne, ma anche agli uomini che desiderano comprendere quell’universo emotivo complesso e delicato che spesso resta sottotraccia.
Una lettura che accompagna, inquieta e consola, come il mare di Tarifa che apre e chiude il destino dei suoi personaggi.
Pubblicazioni.
- Hostal Levante, 2025 – Apogeo Editore
Scheda
Autore: Lella Toscano
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Apogeo Editore
Formato: Brossura
Pubblicato: 7 marzo 2025
Pagine: 240
Lingua: italiano
Prezzo copertina: 15,00 €





































