“Il Monastero e la città. San Bartolomeo di Rovigo: vita religiosa, arte, cultura, economia”

Sabato 28 gennaio 2023 nella sala Flumina del Museo del Grandi fiumi a Rovigo, la presentazione del nuovo volume edito dall'associazione culturale Minelliana

Rovigo, il chiostro del Monastero di San Bartolomeo

ROVIGO – Sabato 28 gennaio alle 10 nella sala Flumina del Museo dei Grandi Fiumi  di Rovigo (piazzale San Bartolomeo) si terrà la presentazione del volume edito dall’associazione culturale Minelliana: “Il Monastero e la città. San Bartolomeo di Rovigo: vita religiosa, arte, cultura, economia”. L’opera, pubblicata grazie al sostegno della Fondazione Cariparo, valorizza, con studi aggiornati di qualificati studiosi, il complesso monumentale del Monastero di San Bartolomeo, un tesoro storico e architettonico della città, sorto in età medievale, che è stato un importante centro religioso e culturale olivetano e ha influenzato lo sviluppo del sistema città e quindi la connessione con altri siti storici di valore presenti a Rovigo.

L’importanza del Monastero travalica i confini provinciali e regionali, poiché è anche una delle espressioni più eloquenti dello spirito olivetano, congregazione che ha celebrato i 700 anni dalla nascita nel 2019, anno in cui venne organizzato dalla Minelliana al Museo del Grandi Fiumi un seminario di studi storico proprio sul Monastero. Il volume, curato da Stefano Zaggia, raccoglie dunque gli atti di quel seminario; si tratta di diciassette saggi che ripercorrono i quasi ottocento anni di vita, spaziando dalla storia antica del sito, alla fondazione del Monastero olivetano, dalle attività culturali agli aspetti economici, alla soppressione napoleonica e alle successive destinazioni, fino al recente restauro e destinazione d’uso a Museo dei Grandi Fiumi, mettendo in rilievo l’evoluzione storica e architettonica del complesso e il rapporto con la città.

Il Monastero di San Bortolo è sempre stato alle porte della città ma con la città ha intrattenuto un rapporto vivace, intenso, intercettando e coltivando ogni autentico fermento culturale e artistico, annoverando nel proprio organico persone preparate nella cultura religiosa e civile. Rispetto alla città, il monastero olivetano è distinto ma non distante, in segno di una vicinanza che è autentica partecipazione alla vita dell’uomo comune.  Una parte dei contributi sono dedicati alla Chiesa del Monastero, la cui prima pietra venne posta il 21 marzo 1562, con approfondimenti sulle opere d’arte in essa contenute, comprese le decorazioni a stucco della Cappella del Santissimo Sacramento, opera del ticinese Pietro Roncaioli. Il programma della manifestazione che gode del patrocinio del Comune di Rovigo, in collaborazione con il Museo dei Grandi Fiumi, prevede, dopo il saluto delle Autorità, la presentazione dell’opera curata da parte di due studiose dell’Università di Padova:  Stefania Malavasi, già docente di Storia moderna e Storia della Riforma e Controriforma presso il Dipartimento di Scienze storiche, geografiche e dell’antichità ed Elena Svalduz, professoressa associata del Dipartimento di Beni Culturali, presidente dell’Associazione italiana di storia urbana.