Il regista e scenografo Ivan Stefanutti protagonista della puntata conclusiva di #Vediamociillunedì

Alla scoperta di chi vive in e per il teatro

Ivan Stefanutti, uomo di spettacolo sempre pronto a sorprendere

ROVIGO – Ospite della rubrica #Vediamociillunedì, ideata e curata dal Teatro Sociale di Rovigo, sarà lunedì prossimo, 24 maggio, alle ore 10.30, il regista, scenografo e costumista Ivan Stefanutti. Ospite prestigioso, che il pubblico rodigino conosce molto bene grazie alle sue fortunate regie al Sociale che quest’anno lo ha chiamato a firmare l’allestimento di Traviata che andrà in scena a novembre.

Il Teatro Sociale di Rovigo saluta scuole e pubblico con l’ultima delle lezioni gratuite su ZOOM.
Domande, riflessioni, pillole di vita artistica raccontate in diretta sul web ai ragazzi delle scuole elementari medie e superiori e a tutto il pubblico che abbia piacere di gustare questi affascinanti appuntamenti.

Dopo una lunga collaborazione con Sylvano Bussotti, Ivan Stefanutti, agli inizi degli anni novanta del XX secolo, inizia a firmare le sue regie. La sua attività è molto intensa nell’opera lirica, dove spazia dal grande repertorio (Rigoletto, La traviata, Il trovatore, Aida, Nabucco di G. Verdi, Norma di V. Bellini, La Bohéme, Tosca di G. Puccini, Cavalleria rusticana di P. Mascagni, Andrea Chenier di U. Giordano, Lohengrin di R. Wagner, Adriana Lecouvreur di F. Cilea, L’elisir d’amore di G. Donizetti, Carmen di G. Bizet) ai titoli meno frequentati (La damnation de Faust di H. Berlioz, Manon di J. Massenet, Eugenio Onieghin di P.I. Tciakovski, La battaglia di Legnano, Un ballo in maschera di G. Verdi, Les contes d’Hoffmann di J. Offenbach, Orfeo ed Euridice di C.W. Gluck, L’amico Fritz, I Rantzau e Lodoletta di P. Mascagni, La fanciulla del west di G. Puccini, Le convenienze ed inconvenienze teatrali di G. Donizetti, I quatro rusteghi di E. Wolf-Ferrari), all’opera contemporanea (Bach Haus di M. Dall’Ongaro, Lontano dagli occhi di L. Ferrero, Il gatto con gli stivali di M. Tutino, Menocchio di R. Miani). Mette in scena sia spettacoli di matrice tradizionale come Andrea Chenièr, sia personali allestimenti come Aida in versione intergalattica apprezzata da spettatori giovanissimi ma anche da quelli più tradizionalisti. Disegna allestimenti per i più diversi palcoscenici: dal gigantesco teatro all’aperto allestito dal Teatro dell’Opera di Roma a Villa Borghese, al piccolo, ma prezioso Teatro dell’Opera di Montecarlo. Alcuni suoi spettacoli tornano periodicamente in scena. Uno per tutti La bohème che in pochi anni è stato visto in oltre 28 teatri e attualmente ancora in programmazione; o Andrea Chenièr andato in scena la prima volta nel 1996 e tuttora in repertorio. Parallelamente si avvicina al teatro leggero, al musical ed all’operetta. Lo vediamo a Trieste al Festival dell’Operetta con Il conte di Lussemburgo e La vedova allegra di F. Lehar, Rose-Marie di R. Friml e Stothart, al Teatro Massimo di Palermo con Orfeo all’inferno di J. Offenbach (presentato in una nuova edizione nel 2003 Trieste) ed al Teatro Romolo Valli di Reggio Emilia con il musical Candide di L. Bernstein (riallestito al Teatro Carlo Felice di Genova nel 2004). Con G. Cannavacciuolo protagonista, nel 2000, è la volta di L’uomo è fumator…Stasera Milly, rievocazione affettuosa di vita e musiche della celebre soubrette. Nell’estate 2001 mette in scena l’opera rock Metropolis con L. Ruocco e A. Angiolillo, L. Poli, F. Voghera. Nel 2003 Metropolis ha una nuova versione in due atti, ampliata e completata. Segue la commedia-concerto Verdi al Tettuccio con Enrico Beruschi. Nel 2003 è la volta di Melologo comico su testi di Stefano Benni al Teatro dell’Opera di Roma. Nel 2004 mette in scena Signora in rosso con Gianfranco D’Angelo. Nel febbraio 2006 debutta il musical In bocca al lupo con il Quartetto G e Lupo Alberto su testi di Silver e AA Fornari. Per il balletto ha curato l’allestimento di Petrouchka di I. Stravinsky, e La creazione del bue blu, con musiche di D. Milhaud al Teatro Regio di Torino entrambi con la coreografia di R. Castello e Il pranzo di C. Pedini e Pinocchio burattino senza fili di E. Bennato, I. Stefanutti, C. Ronda con le coreografie di C. Ronda per il Teatro Sociale e la Fabula Saltica di Rovigo (la tournèe è iniziata nel 2003 e dopo più di 250 recite lo spettacolo è ancora in scena). Nel 2006 va in scena Histoire du soldat di I. Stravinsky con La Fabula Saltica. Per il cinema ha firmato le scene ed i costumi del film Maggio musicale di U. Gregoretti. Nel Maggio 2004 dirige un attore d’eccezione, Placido Domingo ne Le donne di Puccini al Festival Puccini di Torre del Lago. Nell’ottobre 2011 ha inaugurato la stagione del Teatro dell’Opera di Stato di Ungheria a Budapest con un suo nuovo allestimento del Simon Boccanegra di G. Verdi. Nel 2014 la rivista inglese The Scenographer gli dedica un numero monografico The eclectic world of Ivan Stefanutti. Con La fanciulla del west di Puccini, nel 2017, debutta negli Stati Uniti, all’OperaCarolina di Charlotte e al New York City Opera. Lo spettacolo, nella stagione 2017-18, sarà ripreso in Italia in altri 6 teatri. Nella primavera 2018 esce un nuovo numero speciale che la rivista The Scenographer gli dedica sulla sua attività di costumista.

Durata 60 minuti a lezione. Massimo 100 utenti (periferiche connesse) ad appuntamento.

Le scuole interessate devono mandare l’adesione a teatrosociale@comune.rovigo.it 
specificando Istituto, classe, numero alunni, se la lezione è in presenza o meno, docente di riferimento con recapito telefonico e mail.
Sarà inviato il link al quale collegarsi dopo l’iscrizione.

Gli utenti che non siano delle scuole possono fare richiesta del link tramite semplice mail a teatrosociale@comune.rovigo.it
Chi non potesse vedere le dirette può  richiedere il link del video registrato.