“L’inventore del cavallo” al Teatro San Bortolo

Domenica 26 maggio Gli allievi del primo anno del corso di teatro del Gruppo Teatrale Il Mosaico porteranno in scena un libero adattamento della divertente commedia di Achille Campanile

L'ingresso del Teatro San Bortolo in viale Oroboni a Rovigo

ROVIGO – Si terrà domenica 26 maggio al Teatro San Bortolo – alle ore 21 – il saggio finale degli allievi del primo anno del corso di teatro organizzato dal Gruppo Teatrale “Il Mosaico”.

In programma la divertente commedia “L’inventore del cavallo”, libero adattamento di un celebre testo di Achille Campanile, per la regia di Emilio Zenato.

In una zona intermedia fra letteratura e teatro si collocano le tragedie in due battute, genere inventato da Achille Campanile, far ridere, insomma, in forma sostanzialmente diversa.

Ogni storia ha il suo inizio, la nostra è una storia d’amore non priva di aspetti di vita quotidiana in cui ognuno può riconoscersi, ma se si vede riflesso in qualche episodio non lo dica a nessuno…

Alla morte di Achille Campanile, nel 1977, molti che amavano questo autore e ne apprezzavano le grandi doti stilistiche provarono dolore, ma anche un senso di incredulità, come se Campanile, che aveva divertito generazioni di lettori con romanzi, testi teatrali e interventi giornalistici, avesse ormai raggiunto una condizione privilegiata di assoluta innocenza, propria dei bambini o delle persone vecchissime di cui nessuno ricorda più l’età, inattaccabile persino dalla morte. Le opere di Campanile lasciano scorgere il clima culturale in cui furono composte, ma tutte, dalle più remote alle più recenti, sono pervase da una freschezza molto simile alla gratuità del gioco, che le rende leggibili e sempre attuali, indipendentemente dalla data di composizione.

Questa caratteristica assottiglia i confini tradizionali fra narrativa e teatro, riscontrabile nelle battute fulminanti che definiscono il personaggio di un romanzo o una situazione nell’immediatezza, le descrizioni sono talmente importanti che si possono leggere come didascalie di commento a monologhi e dialoghi. Il lavoro intrapreso coi ragazzi del corso, comporta un cimento artistico di notevole peso. Significa lasciare schemi narrativi e tipologie di personaggi, per avventurarsi in una dimensione scenica caratterizzata da atmosfere rarefatte e un po’ surreali, con gesti e parole meccanici, al limite del marionettismo, con effetti comici che possono essere esilaranti ma che sono sempre “a onda lunga”.

Personaggi e interpreti: Presidente (Mariagrazia Barella);  Segretario (Silvia Cesaretto); Yvonne (Elena Tomasi); Poziakov (Paola Brunello); Bolibine (Denis Rado).

Riusciranno i ragazzi del corso a superare la prova? Al pubblico l’ardua sentenza.

Ingresso Libero.