L’Italia giovane che sfida il clima e salvaguarda il settore agricolo: assegnati gli oscar green della Coldiretti per Youth4Climate

L’Italia giovane che sfida il clima e salvaguarda il settore agricolo: assegnati gli oscar green della Coldiretti per Youth4Climate

Giulia Baldelli

Tra le centinaia di giovani innovatori agricoli accorsi a Roma per la finale nazionale del premio Oscar Green c’era anche la polesana Giulia Baldelli, socia di Coldiretti Rovigo. L’iniziativa dei giovani della Coldiretti si è svolta mercoledì 29 settembre 2021 al centro congressi Rospigliosi a Roma e in diretta streaming sul sito web di Coldiretti. La rodigina Giulia Baldelli e il padovano Giovanni Zuanon hanno rappresentato il Veneto. Il premio, giunto alla quattordicesima edizione, ha visto ormai la partecipazione di circa 10mila aziende in questi anni.

In questa giornata non si sono tenute solo le premiazioni, ma c’era in mostra l’impegno concreto dei giovani italiani per il clima e l’ambiente: questi i temi al centro dell’esposizione delle straordinarie innovazioni nate durante la pandemia Covid dall’ingegno delle nuove generazioni presentate dal vivo per la prima volta all’Oscar Green, il salone della creatività Made in Italy, con il patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e di quello delle Politiche Giovanili. Non a caso questa finale si è tenuta nella Giornata Internazionale della consapevolezza sulle perdite e sprechi alimentari proclamata dalle Nazioni Unite, in occasione di Youth4Climate che anticipa la riunione dei ministri della Cop26, la conferenza mondiale dell’Onu sui cambiamenti climatici in programma a Glasgow dall’1 al 12 novembre. Per l’occasione è stata presentata la prima indagine Coldiretti-Divulga sulla “Svolta green delle giovani imprese” che fotografa il profondo cambiamento nelle abitudini dei giovani italiani con un focus dedicato allo storico ritorno alla terra che non avveniva dalla rivoluzione industriale.  Erano presenti tra gli altri, il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, la delegata nazionale del movimento Giovani Imprese Coldiretti Veronica Barbati, il vice direttore della Fao Maurizio Martina e il presidente di Ismea Angelo Frascarelli, da remoto si è collegato anche il ministro per l’Agricoltura Stefano Patuanelli.

Dopo una lunga selezione territoriale, la giuria ha scelto 20 finalisti, di cui 7 hanno portato a casa un titolo nelle seguenti categorie: Creatività, Campagna Amica, Impresa 5.Terra, Sostenibilità, Fare rete e Noi per il sociale e, infine, la categoria emergenza Covid vinta dall’azienda di Padova. Giulia Baldelli è arrivata fino al palco della sfida nazionale; non ha raggiunto il traguardo della sua categoria, ma porta a casa una esperienza indescrivibile. «Quello che più mi premia come persona è quello che vivo tutti i giorni con i miei ragazzi – ha commentato Giulia – Il premio più grande che io possa ricevere è il loro sorriso, la soddisfazione, la serenità che propongo nella mia oasi felice, un vero e proprio giardino delle meraviglie per le persone con fragilità».

La premiazione con Maurizio Martina vicedirettore generale della FAO

Descrizione del progetto presentato da Giulia Baldelli
Un’oasi felice, questo è diventato il garden di Giulia che si trova nell’azienda agricola Ecoflora. Questa isola felice è il simbolo di una rivoluzione che riguarda un intero territorio nel quale le fragilità erano canalizzati nei percorsi classici dell’assistenza, troppo spesso alienanti. In questo giardino delle meraviglie le persone con fragilità psichiche e soggetti portatori di difficoltà di varia natura, trovano una occasione di rinascita. Inserimento lavorativo, tirocini riabilitanti, percorsi educativi e formativi, sono le pratiche quotidiane. E si spalanca per loro un mondo di relazioni ed operosità. Aumenta l’autostima, si attivano abilità, si ci prende cura di sé e degli altri partendo dal prendersi cura di una piantina. E si genera una innovazione dei modelli educativi, riabilitativi e di sviluppo psichico. Sorprende gli ospiti ma anche le istituzioni territoriali, i servizi socio sanitari che a questo laboratorio sociale affidano i propri assistiti. Dal garden, al frutteto, alla fattoria: fiori, frutti, animali, passione e competenza. Il percorso è abilitativo, educativo, formativo, ma soprattutto promuove il benessere degli utenti all’interno del garden dove tutti possono approcciarsi alle attività cura del verde imparando a conoscere e coltivare le piante e i fiori.