“Maria con gli occhi di donna e il cuore di madre”: proseguono a Rovigo gli appuntamenti con il Festival Mariano

Grandi applausi per il concerto di venerdì 22 novembre che ha avuto per protagonisti, nel Tempio della Rotonda, i giovani pianisti Lucrezia Liberati e Simone Liberale

Lucrezia Liberati e Simone Liberale

ROVIGO – Il Festival Mariano ha mosso i suoi primi passi qui a Rovigo in un viaggio tra la musica, la letteratura, la teologia, la mariologia e l’arte in 17 appuntamenti che parlano di Maria di Nazareth, questo è il Festival Mariano Internazionale. Iniziato il 19 settembre si concluderà il 22 dicembre.

«Questa sera si celebra Maria di Nazareth – ha affermato il presidente del Sindacato della Rotonda, Luciano Zanforlinla donna storica che raccorda i popoli delle tre Religioni Monoteistiche: cristiani, ebrei e musulmani. Maria è l’unico anello storico che tiene unite le tre generazioni di credenti in Dio, è l’unica donna che pone nella giusta dimensione la donna contemporanea. Dostoevskij ha scritto “la bellezza salverà il mondo” e, questa sera la musica sarà la bellezza che si diffonderà in questo magnifico salotto della città».

Maria con gli occhi di donna e il cuore di madre” il titolo del concerto che si è svolto al Tempio della Rotonda venerdì 22 novembre 2019, con il patrocinio delle amministrazioni comunale e provinciale di Rovigo, e la collaborazione dei Cavalieri Templari.

Protagonisti della serata due giovani pianisti: Lucrezia Liberati, vincitrice della borsa di Studio Ugo Ferrario 2015, e della Borsa di Studio sez. biennio 2018, della borsa di studio Franco Fiorani 2018 e Simone Liberale, egli ha partecipato a vari concorsi nei quali è sempre stato premiato o vincitore tra cui: il concorso regionale Lions Club Grosseto Aldobrandeschi È risultato vincitore più volte al Premio Palmiero Giannetti di Grosseto.

Il programma ha compreso musiche di Franz Liszt (1811-1886) e Olivier Messiaen (1908-1992) e, gli ultimi brani sono stati proposti a quattro mani facendo parlare il pianoforte in maniera sublime, un vero inno a Maria di Nazareth.