Paolo Bergamo ospite illustre di “Aspettando il Centenario”

Dal liceo Paleocapa alla Silicon Valley

Paolo Bergamo

ROVIGO – La storia buffa e rocambolesca di uno sprovveduto. Così Paolo Bergamo, ex studente del Liceo scientifico Paleocapa di Rovigo, ha parlato agli attuali studenti per descrivere il suo percorso lavorativo dopo la formazione liceale e universitaria.

«Ho deciso di studiare al massimo delle mie forze – ha detto – alla facoltà di Ingegneria elettronica a Ferrara. Dopo la tesi in Telecomunicazioni, mi sono dedicato al dottorato di ricerca, ma ho avuto l’occasione di lavorare a un progetto di ricerca a Los Angeles, per Ucla, con un sostegno di 21.000 dollari l’anno. Avevo 29 anni e ho preso per la prima volta un aereo; poiché era novembre, ho riempito tutti i miei bagagli di maglioni, per poi rendermi conto che là c’erano 27 gradi! Ho avuto la necessità di trovare un impiego, quindi mi sono rivolto alle maggiori aziende dove potermi impegnare come programmatore ma con modesti risultati. Più avanti alcuni “imprenditori seriali” si sono rivolti a me per un’idea di business sul Blackberry: volevano inserire nei cellulari dei programmi uguali a quelli dei computer. Dopo un paio di anni questa azienda è stata acquisita da Salesforce, l’azienda numero 1 al mondo per le applicazioni software per aziende. Ha un capitale di 30 miliardi, 70.000 dipendenti, è cresciuta di 100 volte in 15 anni. Nel 2007 c’è stato il lancio del primo Iphone, e l’anno dopo sono stato chiamato da Copertino: era Steve Jobs in persona che mi proponeva di collaborare. È così che ho sviluppato il primo applicativo su App-store, anche se prima di essere chiuso per un mese in isolamento senza telefono né computer, ho chiesto di chiamare a casa per avvisare di essere vivo. Dopo 15 anni in America, ho iniziato a pensare che fosse ora di cambiare prospettiva; sono stato contattato dalla OverIt di Udine, azienda specializzata nel campo dell’innovazione, che ho intenzione di far crescere a livello internazionale».

L’incontro con Bergamo è stato apprezzato calorosamente dai 200 ragazzi in sala, che hanno compreso come la determinazione, il coraggio e una buona base formativa possano essere il giusto trampolino di lancio per una carriera brillante.

La prossima attesissima ospite, mercoledì 12 aprile alle 10 in Auditorium, sarà la rodigina Laura Ferrarese. Diplomata al Paleocapa nel 1984, si è poi laureata in Astrofisica a Padova e specializzata nella prestigiosa John Hopkins University di Baltimora. Già negli anni ’90 ha lavorato al telescopio Hubble, operando presso il California Institute of Technology, per poi diventare docente alla Rutgers University prima e all’Università di Victoria, in Canada, poi. Oggi, oltre all’attività di insegnamento, dirige il programma di astrofisica Herzberg del Consiglio Nazionale di Ricerca canadese, è vicepresidente dell’Unione Astronomica Internazionale e lavora attivamente al Canada-France-Hawaii Telescope. Negli anni ha ottenuto riconoscimenti quali la Medaglia del giubileo di diamante di Elisabetta II e l’ammissione tra i membri della Royal Society of Canada.

Laura Ferrarese parlerà del suo percorso liceale e di ricerca, spiegando cosa il Paleocapa le ha fornito, raccontando il suo percorso di studi e mostrando alcuni dei risultati delle sue ricerche sui buchi neri.

Laura Ferrarese