Rovigo, arte come “terapia” in casa di cura “Città di Rovigo”

L’associazione “Luce” ha donato alla casa di cura “Città di Rovigo” 28 opere d’arte: le sale d’attesa diventeranno una galleria espositiva che aiuterà pazienti ed operatori nei percorsi di cura

Camine Tisbo e Maria Daniela Pizzo

ROVIGOL’associazione “Luce” ha donato alla casa di cura “Città di Rovigo” 28 opere di arte contemporanea degli artisti rodigini Carmine Tisbo e Mauro Visentin nell’ambito del progetto “Arte nei luoghi di cura”. Le opere pittoriche ricevute in donazione consentiranno l’allestimento di una galleria d’arte nelle sale d’attesa dei servizi distribuiti al piano terra della struttura sanitaria, con l’ambizione di creare veri e propri “ambienti emozionali”, più umani ed accoglienti per gli assistiti ma anche per gli stessi operatori.

«Un ospedale impreziosito dall’arte è un ospedale meno freddo e indifferente, più umano e accogliente: già Ippocrate aveva individuato nell’arte un importante valore riabilitativo per i suoi pazienti. Alloraspiega l’artista Carmine Tisboproprio un luogo di sofferenza, come è normalmente inteso un nosocomio, può diventare un luogo di rinascita, fisica e spirituale, grazie all’arte e alla scienza in sinergia».

Da tutte queste riflessioni è nata l’iniziativa dell’associazione “Luce”, intesa come momento di aiuto alla fragilità e solitudine del corpo e dell’anima causate dalla malattia. «É un progetto che offre un contributo concreto al percorso di umanizzazione delle cureaggiunge l’Ad della casa di cura, Stefano Mazzuccatorendendole più vicine alla persona, sicure, accoglienti e senza dolore.  Il progetto assume pertanto una forte valenza artistica e sociale, dove la bellezza è andata oltre l’estetica dell’installazione e si è orientata sull’energia e le dinamiche emotive che essa ha generato negli artisti che hanno realizzato le opere e in chi ne potrà beneficiare attraversando i corridoi e gli spazi della casa di cura».

Le opere contemporanee donate alla “città di Rovigo” sono realizzate basandosi sui principi della “cromoterapia”. «Non si tratta di una scienza vera e propria – spiega la presidente dell’associazione “Luce”, Maria Daniela Pizzoma di una disciplina che sta prendendo sempre più piede. Alla base c’è la convinzione che i colori possano influire su nostro stato d’animo e di conseguenza ripristinare un buon equilibrio psichico-fisico».

Casa di cura “Città di Rovigo”