Rovigo Calcio: successo per il torneo nazionale riservato alla categoria pulcini

A margine dell’evento sportivo di Pasquetta, il vice presidente Cittante nell’esprimere la sua soddisfazione per l’esito della manifestazione ne approfitta per lanciare un allarme

ROVIGOIl settore giovanile del Calcio Rovigo è in grande effervescenza: dopo il memorial Giorgio Dall’Aglio, ormai diventato appuntamento fisso per le squadre professionistiche il giorno dell’Epifania, ecco un altro torneo Nazionale che approda al Gabrielli.

Si è svolto infatti il giorno di Pasquetta il Torneo nazionale “Città di Rovigo” riservato alla categoria Pulcini 2009-10.

Ben tredici le squadre iscritte che hanno occupato tutti i campi dello stadio cittadino dando vita a una giornata di sport indimenticabile con oltre 150 ragazzi che contemporaneamente giocavano sui campi del Gabrielli. Importante anche l’afflusso di genitori al seguito dei piccoli calciatori che hanno portato in città una ventata di ossigeno anche per i commercianti della zona che hanno tenuto aperto i loro locali per l’occasione.

Hanno partecipato le squadre del Rovigo S.S.D., L.R. Vicenza, Calcio Padova, A.S. Cittadella, Accademia Spal, Academy Venezia, Portus Naonis, Vigontina, Acli San Luca, A.S. Porto Tolle 2010, Atletico Città di Cerea, Mestrino Rubano e Academy Mestrino Rubano.

Come in tutti i tornei di questa categoria non è prevista classifica, ma questo non ha smorzato il sano agonismo con il quale i giocatori sono scesi in campo; tutti con l’entusiasmo e la volontà di ben figurare.

Tutte le squadre hanno dimostrato un’ottima preparazione e si sono visti ragazzi dotati di buona tecnica individuale. Bravissimi i ragazzi del Rovigo dei mister Uncini e Fiore che, sostenuti dai rumorosissimi genitori sulle tribune del Gabrielli, hanno messo alle corde squadre professionistiche come Padova e Cittadella.

Il torneo, che ha visto anche la presenza di Luca Pastorello – Delegato Provinciale FIGC – è iniziato puntualmente alle 10,00 con le squadre che, suddivise in quattro gironi, si sono distribuite nei diversi campi di cui dispone il “Gabrielli”, per terminare alle 17,30 con le premiazioni.

Antonio Cittante, vicepresidente del Rovigo Calcio con delega al Settore Giovanile, visibilmente soddisfatto per la giornata trascorsa, ha colto l’occasione per evidenziare il grande lavoro fatto anche quest’anno dal team di allenatori e preparatori guidati da Alessandro Rossi ed Alessandro Uncini, uno staff che ha garantito la presenza delle sue squadre in tutte le categorie. La stagione sta volgendo al termine ed altri tornei sono previsti, prima della pausa estiva, ad animare i campi dello stadio cittadino.

Cittante ha, quindi, tracciato un bilancio positivo del lavoro fatto da quando, nel luglio del 2017, con il ritorno del Delta a Porto Tolle, fece propria l’esigenza espressa dall’Amministrazione Comunale di consolidare un movimento calcistico giovanile che nel tempo potesse formare giocatori che andassero a vestire la maglia biancazzurra.

«Per arrivare a ciò – ha affermato Cittante – non è sufficiente il nostro impegno ed il grande lavoro che i nostri tecnici fanno nel corso della stagione, ma serve un’attenzione puntuale di chi confida che al Gabrielli si consolidi un percorso che veda “costruire in casa” i futuri giocatori del Rovigo. Senza pretese miracolistiche, ma con la consapevolezza che solo dal lavoro costante e programmato possono arrivare i risultati».

«Il tessuto socio economico della città, dopo la partenza del “Delta” della famiglia Visentini – ha proseguito Cittante – non consente, come qualcuno all’interno della passata giunta ha erroneamente pensato, di costruire una squadra di prima categoria dal nulla senza programmazione alcuna e risorse promesse, ma poi nella realtà non pervenute. Si deve, viceversa programmare sul medio/lungo termine l’attività, partendo dal basso, soprattutto dal settore giovanile e avere la pazienza di crescere i ragazzi. Rovigo purtroppo ad oggi non consente nulla di diverso e la riprova la si è vista nell’ultimo decennio. Basta con sconosciuti pseudo imprenditori da “fuori provincia”, basta con la politica che determina ed impone i percorsi, basta con tuttologi del nulla che sono ancora in cerca di scranni a Palazzo Nodari».