Rovigo: dal primo ottobre entrano in vigore le ordinanze anti inquinamento

L'assessore Dina Merlo

ROVIGO – Scatteranno il primo ottobre le nuove ordinanze sindacali contro le polveri sottili. Lo ha comunicato l’assessore allo Sviluppo sostenibile Dina Merlo, spiegando che resteranno in vigore fino al 30 aprile 2023.

Con allerta verde, le temperature nelle abitazioni e negli uffici non dovranno superare i 19 gradi (con tolleranza + 2); nel caso di allerta arancione i 18 gradi. Stop agli Euro 4 diesel anche in allerta verde e blocco agli Euro 5 diesel se l’allerta sarà arancione e rossa.  Per quanto riguarda l’alimentazione a biomasse, divieto di falò, anche in campo agricolo, in allerta verde, con deroga per i falò rituali come l’Epifania, ma solo se non scatta l’allerta arancione.

Questi sono i principali punti delle ordinanze, consultabili nel sito del Comune: www.comune.rovigo.it

A seguito dell’incontro avuto in Regione con il Comitato di Indirizzo e Sorveglianza, come ha detto Dina Merlo entrando nel dettaglio, nel quale è stato ribadito essere in corso una condanna europea per insufficienti azioni di contrasto all’inquinamento da PM10 nel periodo 2008-2016 con relativa procedura di sanzioni, l’assessorato regionale all’ambiente ha ricordato che tutti gli Enti e Comuni saranno eventualmente chiamati a contribuire direttamente al pagamento delle sanzioni.

In riferimento alle osservazioni in atto sulle misure anti inquinamento richieste, sono state emanate due Ordinanze, una relativa alla limitazione del traffico e una al controllo delle emissioni da combustioni di biomasse.

Guardando le Ordinanze dell’anno in corso, dopo la conclusione del periodo di emergenza Covid 19, è previsto il blocco degli automezzi diesel euro 4 anche nel periodo di allerta verde, con blocco degli euro 5 in caso di allerta arancione e rossa.

Sono state confermate varie deroghe per motivi di servizi di emergenza, sicurezza e attività lavorative, oltre che per esenzioni economiche e sociali legate sempre comunque al grado e al livello di emergenza.

Le ordinanze sindacali di limitazione del traffico e delle combustioni, concordate a livello regionale, sono azioni che intervengono in ragione dell’intensificarsi del livello di inquinamento misurato da Arpav settimanalmente e che saranno comunicate attraverso il sito e i canali informativi del Comune.

Saranno riproposte le domeniche ecologiche che, oltre a consentire alcune domeniche di stop al traffico con evidenti effetti benefici, avranno ancora la funzione di sensibilizzazione sul problema di riduzione dell’inquinamento.

Dato il periodo di grave crisi energetica, si raccomandano anche dei comportamenti individuali che possono permetterci di difenderci dall’inquinamento, ma contemporaneamente di contribuire a ridurre i consumi energetici.

Ridurre al minimo il riscaldamento nelle ore di assenza da casa, lasciare spenti gli apparecchi elettrici quando non si usano, usare la bicicletta e i mezzi pubblici quando è possibile, spegnere il motore al semaforo, come previsto dall’ordinanza sindacale, tenere le porte chiuse dei negozi e dei locali, utilizzare l’impianto di riscaldamento a metano in alternativa a stufe a legna o pellet.

Si sta avvicinando il periodo dell’anno di maggiore concentrazione degli inquinanti emessi nell’aria, causato anche dalle condizioni atmosferiche di scarsa ventilazione e formazioni di nebbie.  È un problema comune alle pianure delle regioni del Bacino Padano, particolarmente concentrato nelle basse pianure come il Polesine che provoca accumuli di polveri sottili che peggiorano la qualità dell’aria.

A tal proposito, l’assessore Merlo propone alcune informazioni normative e riporta alcuni dati relativi alla situazione di Rovigo.

Il livello di allerta arancione si verifica con 4 giorni consecutivi di sforamenti, mentre l’allerta rossa coincide con 10 giorni consecutivi di sforamento, segnalati dalle rilevazioni di Arpav.

I valori degli inquinanti oggetto di controllo da parte delle Istituzioni sanitarie dell’Unione europea riguardanti il biossido di azoto e le PM2,5 sono stati riscontrati a Rovigo su valori entro i limiti.

Sono rispettati da 8 anni anche i limiti medi annuali previsti dalle Direttive UE delle PM10 con un massimo di 40 microgrammi per metro cubo di PM10 come valore medio annuale, mentre sono il numero di 35 sforamenti giornalieri che superano il limite massimo di 50 microgrammi, che risultano essere superati nel nostro come in molti altri comuni. Andando indietro negli anni, nel 2011 e 2012 siamo partiti rispettivamente con 98 e 91 giorni di sforamento, che negli anni successivi si sono abbassati, seppure con una variabilità annuale legata anche alle condizioni meteoclimatiche, sempre comunque sopra il limite dei 35 giorni. Nel 2019 si sono registrati 69 sforamenti, nel 2020 erano 84 mentre nel 2021 siamo arrivati a 53 sforamenti. Ad oggi nel 2022 anche a causa delle pessime condizioni meteo di gennaio e febbraio siamo arrivati a 38 sforamenti.

È una situazione che registra una lenta evoluzione positiva, che necessità però di azioni importanti per riportarsi sotto il limite di legge e di sicurezza, che richiedono continuativi ed efficaci interventi pubblici di efficientamento energetico e mobilità sostenibile e anche comportamenti privati virtuosi.