Rovigo, dalla Parrocchia di San Bortolo un nuovo camion di aiuti umanitari diretti a Novovolyns’k

È partito questa mattina il settimo carico di beni di prima necessità, raccolti grazie al coordinamento della parrocchia di San Bortolo, destinato alla popolazione ucraina

ROVIGO – Dalla Parrocchia di San Bortolo è partito stamane, venerdì 22 aprile, il settimo carico di aiuti umanitari che, attraverso Varsavia, raggiungeranno poi la città ucraina di Novovolyns’k nella regione di Volyn. Il bilico, messo a disposizione dalla ditta GTB trasporti, è partito alle 7.00 del mattino e percorrerà circa 2500 chilometri (quasi 5000 tra andata e ritorno) per portare quintali di beni di prima necessità a una comunità sconvolta dalla guerra. Alla guida del mezzo, carico di scatoloni e bancali, Marco Verzolini e Massimo Govoni, coordinati da Carlo dalla Libera.

Si tratta di una straordinaria operazione umanitaria che mette insieme il frutto delle generose donazioni convogliate nella Cappella di San Gregorio, adibita per l’occasione a centro di raccolta. All’appello lanciato dal parroco di San Bortolo, don Andrea Varliero, e dal gruppo di volontari che gli si sono radunati attorno, hanno risposto in tanti. «È stata una raccolta corale, che ha coinvolto singoli cittadini, associazioni, protezioni civili, imprese commerciali, amministrazioni comunali, plessi scolastici, parrocchie dell’intero Polesine. Grazie a tutti quanti hanno contribuito e partecipato a questo atto di pace. Difficile ringraziare tutti, si rischia di dimenticare qualcuno» – commenta don Andrea, visibilmente soddisfatto.

«La parrocchia di San Bortolo – a parlare sono Marco e Fabiano, i portavoce dello staff di volontari – è fortunata ad essere in un contesto che non si chiude nell’indifferenza ma che cerca in tutti i modi di stare accanto a chi soffre. La rete di collaborazione che si è aperta con don Andrea è stata ancora più la dimostrazione che quando una comunità si mette in collegamento nulla è impossibile».

Effettivamente il desiderio di aiutare il popolo ucraino è stato contagioso e in molti si sono prodigati per raccogliere quanto richiesto in una gara di solidarietà tangibile. Fin da subito è arrivata una grande quantità di indumenti, alimenti per adulti e bambini, farmaci, materiale sanitario e prodotti per l’igiene personale. Tutto il materiale raccolto grazie al coordinamento della parrocchia di San Bortolo è già partito per l’Ucraina in ben sette spedizioni.

Il nostro territorio anche in questa occasione ha saputo tirar fuori le sue energie migliori, dando prova di grande generosità in uno sforzo collettivo che ha messo insieme parrocchie, associazioni, istituzioni e imprese. Tra i tanti a contribuire all’impresa, i comuni di Fiesso Umbertiano, Occhiobello, Pincara e Villamarzana; le ditte Zermhack, Paniere Serafini, GTB trasporti; EdilPo costruzioni, FML costruzioni, Smurfit Kappa Italia; le Protezioni Civili di Bagnolo, Fratta Polesine, Adria; le farmacie comunali di Rovigo gestite da ASM; il Banco Farmaceutico di Rovigo, l’Unione Cattolica Farmacisti; Bandiera Gialla, il Circolo Sociale di Rovigo, l’Arma Nazionale Carabinieri in Congedo, la Comunità di Sant’Egidio, i cavalieri del Santo Sepolcro Militia Christi, gli Scout Agesci Polesella e Rovigo 1 e 2; Dante auto d’epoca aps; la Caritas diocesana e le Caritas parrocchiali di Trecenta, Adria, Castelguglielmo, San Bellino, Grignano e San Bortolo; gli Istituti Comprensivi di Adria, Badia Polesine, Occhiobello e Rovigo, Castelmassa; il Liceo Artistico “Bruno Munari” di Castelmassa;.il Conservatorio di Musica “F. Venezze” di Rovigo; ogni singolo cittadino che in silenzio ha fatto del bene, ritenendo di fare fino in fondo la propria parte a sostegno di una popolazione costretta alla guerra.

Il centro di raccolta istituito presso la parrocchia di San Bortolo, comunque, continua il suo servizio e si adegua all’attuale situazione. Dopo sessanta giorni di guerra, sono necessari generi alimentari per bambini e adulti, prodotti di prima necessità e medicinali, garze, siringhe, lacci emostatici. Non viene più raccolto vestiario né per bambini né per adulti. Quindi si potranno ancora portare aiuti tutti i giorni dalle 9.00 alle 18.30.

Lunedì 25 aprile alle ore 12.00 ci sarà un momento di festa sul prato davanti alla chiesa di San Bortolo, segno accoglienza per la comunità ucraina: sarà giorno di festa insieme dopo aver celebrato la Pasqua cattolica (17 aprile) e la Pasqua ortodossa (24 aprile).

Per info e partecipazione: 338.1150253 (Marina).