Rovigo, Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci in “Un tram che si chiama desiderio”

Giovedì 17 marzo appuntamento al Teatro Sociale con il celebre capolavoro di Tennessee Williams

Stefano Pecci e Mariangela D'Abbraccio

ROVIGO – Il Teatro Sociale di Rovigo, a conclusione della Stagione di Prosa, si appresta ad accogliere un ultimo imperdibile appuntamento giovedì 17 marzo. Con “Un tram che si chiama desiderio”, di Tennessee Williams e la traduzione di Masolino D’Amico, il pubblico del Sociale potrà ammirare due artisti di assoluto valore come Mariangela D’Abbraccio, grande interprete del nostro teatro, reduce dai successi di Filumena Marturano, alla quale è affidato il ruolo di Blanche Du Bois e Daniele Pecci nel ruolo di Stanley Kowalski, che al cinema fu di Marlon Brando.

La regia dello spettacolo è affidata ad un grande maestro di fama internazionale: Pier Luigi Pizzi, fondatore con Giorgio De Lullo, Romolo Valli e Rossella Falk della “Compagnia dei giovani”.

Tennessee Williams, con il suo dramma Un tram che si chiama Desiderio (vincitore del Premio Pulitzer nel 1947), ci parla del lato oscuro del sogno americano, mettendo l’America con le spalle al muro riguardo temi come il sesso, l’omosessualità, il maschilismo, l’ipocrisia tra le mura domestiche e il disagio psicologico.

La leggenda vuole che fosse proprio su un tram, su cui girovagava da studente, che il giovanissimo Tennessee Williams si facesse l’idea di un dramma che svelava il lato oscuro del sogno americano. Questa storia divenne il capolavoro di Williams un testo amato, odiato, comunque conosciuto in tutto il mondo, una pietra miliare del teatro e del cinema che ancora oggi si continua a leggere e a vedere rappresentato con interesse ed emozione: Una storia in tre atti che alzava il velo sulla macchina oppressiva della famiglia, dell’anima ipocrita dei pregiudizi, la feroce stupidità delle paure morali.

Il dramma mette per la prima volta l’America allo specchio su temi come l’omosessualità, sesso, disagio mentale, famiglia come luogo non proprio raccomandabile, maschilismo, femminilità maltrattata, ipocrisia sociale. Col tempo è diventato veicolo di altre ragioni, sociologiche, ideologiche. Il testo è ambientato nella New Orleans degli anni ’40 e narra la storia di Blanche che dopo che la casa di famiglia è stata pignorata si trasferisce dalla sorella Stella sposata con Stanley, un uomo rozzo e volgare, di origine polacca.

Blanche è alcolizzata, vedova di un marito omosessuale, e cercherà, fallendo, di ricostruire un rapporto salvifico con Mitch, amico di Stanley. Ma il violento conflitto che si innesca fra lei e Stanley, la porterà alla pazzia, già latente in lei.

La regia è di Pier Luigi Pizzi, regista, scenografo costumista ha dedicato le sue immense doti di creatività e sensibilità al servizio di spettacoli teatrali sia di prosa che di lirica, con lavori che hanno segnato il percorso e l’evoluzione della storia del Teatro. Ogni suo spettacolo porta il segno dell’eccezionalità.

Interpreti, oltre ai già citati Mariangela D’Abbraccio e Daniele Pecci, Angela Ciaburri, Stefano Scandaletti, Giorgio Sales, Erika Puddu, Massimo Odierna. Musiche di Matteo D’Amico. Artigiano della luce: Luigi Ascione.

Per informazioni e prenotazioni:
Botteghino Teatro Sociale
Tel. 0425 25614 – teatrosociale.botteghino@comune.rovigo.it

Orari di aperturadal lunedì al sabato 9.00-13.00 / 15.30-19.30
• giorni di spettacolo: mattutini 8.30/13.00 – 15.30/19.30
• matinée 9.00/13.00 -15.00/19.30
• serali: 9.00-13.00 / 15.30-22.30
• aperto nei giorni di spettacolo domenicale con chiusura il lunedì successivo.