Sold-out al teatro tosi di S. Maria Maddalena per il monologo di Gioele Dix sulla paternità

A Tra Ville e Giardini l’attore milanese conquista il pubblico con lo spettacolo “Vorrei essere figlio di un uomo felice”

Giole Dix sul palco del Teatro Don Gino Tosi di Santa Maria Maddalena

Occhiobello (RO) – Tutto esaurito al Teatro Don Gino Tosi di Santa Maria Maddalena per lo spettacolo di Gioele Dix, andato in scena la scorsa domenica 4 agosto, che ha segnato la metà del cartellone artistico della ventesima edizione di Tra Ville e Giardini. Spettatori da Emilia e Veneto, oltre ogni previsione, hanno voluto interrogarsi e ironizzare, insieme al grande attore milanese sul rapporto tra padre e figlio, attraverso l’ormai classico spettacolo “Vorrei essere figlio di un uomo felice”, un estratto commentato teatralmente dei primi quattro canti dell’Odissea di Omero, in cui si racconta il viaggio iniziatico di Telemaco, figlio di Odisseo.

Tenendo ferma la trama omerica, Giole Dix inserisce tutte le sue nevrosi che trovano fondamento nell’educazione distaccata ed autoritaria di un padre “vecchia maniera” su di un figlio adorante e timidissimo. C’è spazio per aneddoti sulla propria infanzia, per letture a tema come il Paul Auster di “Ho pensato che mio padre fosse un dio” o del Valerio Magrelli di “Geologia di un padre”, per sketch sferzanti sull’educazione al rispetto che prendono di mira i ragazzini di oggi, per digressioni sulla “superiorità” della donna, per riflessioni sull’inconsapevolezza umana di invecchiare.

Riemerge, come se non fossero mai passati trent’anni, quell’”automobilista inc…zzato come una bestia” degli esordi a Cocco di Rai due. Una serie di battute sferzanti, pungenti e arrabbiate punteggiano tutto il racconto e non risparmiano gli spettatori, su cui affonda tutto il suo finto sprezzo perché non sanno il greco antico, lingua del poema omerico. Alla fine il padre Odisseo e il figlio Telemaco si rincontrano, ma nella realtà gli uomini spesso non si rendono conto del tempo che passa e prendono coscienza dell’importanza del rapporto col padre, quando ormai non si può fare più niente.

Se c’è una morale alla piéce di Gioele Dix è proprio questa, un percorso di consapevolezza che i figli devono compiere per distaccarsi dal peso di un genitore ingombrante, smettere di essere figli di qualcuno e diventare qualcuno. E quando sono riusciti di solito vestono a loro volta i panni di padre e la storia ricomincia all’infinito.

Tra Ville e Giardini XX è promossa dalla Provincia di Rovigo, cofinanziata da Regione del Veneto Reteventi, sostenuta dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, organizzata da Ente Rovigo Festival e dai Comuni di Adria, Ariano nel Polesine, Badia Polesine, Canda, Castelmassa, Ceneselli, Ceregnano, Ficarolo, Fratta Polesine, Lendinara, Occhiobello, Polesella, Porto Tolle, Rovigo, Trecenta, Villanova del Ghebbo.

Il pubblico che gremisce il Teatro Don Gino Tosi di Santa Maria Maddalena (RO)