Tensioni-Geografia delle relazioni, ci mette l’anima

Fra curiosità, riflessioni e mostre, passa la prima giornata del festival. Sold out per Teho Teardo

Da sinistra: Corrado D’Elia, Claudio Ronda, Enrico Merlin e Marta Cuscunà

ROVIGO – Prima giornata molto intensa, fra riflessioni colte sullo stato di salute della cultura ed il concerto evento di Teho Teardo in sold out, con lunghe liste d’attesa. Si è aperta così, stamani al Censer, fra la curiosità generale, la seconda edizione di Tensioni 2020, festival di arti e sguardi sul presente, dedicato alla “Geografia delle relazioni”.

L’Io in rapporto col Noi, l’individuo e la collettività dal punto di vista del teatro e dell’arte in generale è stato l’argomento della tavola rotonda che ha inaugurato il festival, intitolata ad una certezza: “L’arte cura l’anima”.

Il primo confronto si è svolto tra figure di altissima caratura artistica: l’attore Corrado D’Elia, l’attrice Marta Cuscunà ed il musicista musicologo Enrico Merlin, moderati dal direttore artistico del festival Claudio Ronda. Inevitabile partire dalla chiusura dei teatri durante il lockdown e dalla crisi degli spettacoli dal vivo.

Corrado D’Elia ha evidenziato come la pandemia abbia messo in rilievo una crisi pregressa: «Il sistemaha dettoha garantito la vita degli apparati dei teatri, non le istanze artistiche e le nuove produzioni. Quando tutto si è bloccato è nata l’utopia del rinnovamento, l’idea che lavoratori dello spettacolo e pubblico si unissero per cambiare il sistema, ma poi tutto è finito. Gli artisti sono rimasti senza lavoro, come i vignaioli che subiscono la grandine prima del raccolto dell’uva, mentre lo Stato remunera i teatri per ripianare i debiti e mantenere intatto, ancora una volta, il loro apparato».

Secondo D’Elia: «Il teatro e l’arte educano alla socialità, al rispetto delle parti, alla pace, mentre la nostra società sta involvendosi. Quindi ci vorrebbe più educazione all’arte, a partire dalle scuole, e tanti problemi sarebbero risolti. L’arte è la parte che manca al mondo».

Secondo Marta Cuscunà: «Il lockdown ci ha fatto riscoprire l lotta della categoria, la volontà di rivendicare la professionalità di tutti i lavoratori dello spettacolo dal vivo. Ci domandiamo cosa vogliamo essere e con quale pubblico. Perché con l’emergenza sanitaria si creano delle ulteriori disparità: gli attori con disabilità potranno riprendere? avremo un pubblico di soli giovani palestrati e sani?». Poi ha messo il dito nella piaga dei contratti di lavoro “raccapriccianti” nel mondo dello spettacolo, dello sfruttamento, dell’assenza di tutela che “crea l’arte ingiusta”.

Enrico Merlin, con la sua verve, ha dichiarato che comunque: «L’artista non ha altra scelta che fare l’artista. Non è una missione divina, ma solo fare quello che sa fare. Ci sono arti che funzionano solo dal vivo, come la danza o il teatro. E comunque l’artista ha bisogno dello scambio di energia col pubblico e il pubblico capisce se sei o fai. Essere è la soluzione finale».

Nel secondo panel sono intervenuti Cristina Regazzo di Rovigo Convention&Visitors bureau, Laura Aglio formatrice per la digitalizzazione e l’assessore alla Cultura di Rovigo Roberto Tovo. La prima a parlare di turismo come esperienza e valorizzazione dei luoghi; la seconda a riflettere sugli strumenti digitali come partecipativi aperti, che non significa gratuiti e banali. Infine l’assessore Tovo ha riflettuto su come la pandemia abbia azzerato le priorità prima condivise, e si debba ricostruire ora una nuova scala di priorità a partire da ciò che significa benessere.

A contorno degli eventi festivalieri, si è messa in moto tutta l’organizzazione dell’accoglienza, affidata agli allievi dell’Istituto alberghiero Cipriani di Adria, classi terza e quarta con gli insegnanti Mainardi, Novo e Sariello. Quindi i ragazzi delle classi quarta Liceo scientifico Paleocapa si sono scatenati con la web radio del festival, trasmettendo dalla pagina Fb de La Fabbrica dello Zucchero.

Tensioni è organizzato da La Fabbrica dello Zucchero (Fdz), in collaborazione con Censer Rovigo Fiere, Fondazione Rovigo cultura, il sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Comune di Rovigo, il patrocinio di Provincia di Rovigo, e la sponsorizzazione di Asm Set, nell’ambito di un progetto finanziato da Regione Veneto POR FERS 2014-2020.

Il programma integrale degli eventi di Tensioni 2020, con le informazioni sugli ingressi e la biglietteria, è scaricabile dal sito www.lafabbricadellozucchero.com o reperibile all’info point dell’edicola di piazza Garibaldi, a Rovigo, aperta questo fine settimana.