ROVIGO – La musica, emozionale, ambientale, che fa viaggiare in mondi paralleli e, poi, la danza, quella che ti strabilia per il virtuosismo del corpo umano; sono state protagoniste assolute, sabato 3 ottobre, della prima giornata del Festival di arti e sguardi sul presente Tensioni 2020-Geografia delle relazioni, organizzato da La Fabbrica dello zucchero, al Censer di Rovigo.
La musica che si fa ricerca artistica, esplorazione del suono e delle possibilità degli strumenti tra elettronica e tradizione, è quella dell’ecclettico Teho Teardo, musicista e compositore, non a caso definito sound designer, uno degli artisti più interessanti del panorama musicale contemporaneo europeo. Accolto con un sold out, fra applausi scrocianti, Teho Teardo è salito sul palco di Tensioni con chitarra e live electronics, accompagnato da una linea simil melodica siderale eseguita da Elena De Stabile al violino e Ambra Chiara Michelangeli, alla viola.
Una scaletta che è partita dal bis, come ha annunciato divertito il musicista dal proscenio: le ultime produzioni, quelle del bis appunto, per prime e poi il repertorio. Tutte le suggestioni emotive di una musica che si ascolta con l’anima, dai suoni cosmici dell’universo che si espande, alle campane di un oriente immaginario, tintinnii e rintocchi che danno un senso al tempo che fugge e scandiscono la vita che si evolve ed esplode in un concerto di emozioni. Un bis vero è stato inevitabile, chiamato da applausi fragorosi, e regalato sul momento: “La ragazza del lago”, che è stata colonna sonora dell’omonimo film del 2007.
Altra arte, la danza, ha catalizzato tutto il pubblico pomeridiano del festival che ha esaurito, inaspettatamente, i posti a disposizione, seppure ridotti per le normative sanitarie in vigore. Strepitosa, ipnotica, magnetica la performace dell’attrice Claudia Marsicano, che ha interpretato una coinvolgente ed energetica quasi-istruttrice di aerobica, la piéce “R.osa_10 esercizi per nuovi virtuosismi”, scritta per lei, da una grande firma della danza contemporanea, che è Silvia Gribaudi (presente alla prossima Biennale danza Venezia 2020). Una coreografia dedicata al virtuosismo del corpo, dove il corpo importante della Marsicano, ha trasmesso armonia, elasticità, energia e senso del bello al pubblico in sala, tutto in piedi a muoversi sulla musica pop Anni 80, come in una palestra di Jane Fonda.
Molto partecipati anche i talk del primo pomeriggio: “Making of earthbound” dell’attrice Marta Cuscunà sui retroscena delle creature mecatroniche; poi in collegamento la giornalista scientifica Silvia Bencivelli e la filosofa Michela Marzano, sulle “Pandemie ed infodemie” la prima, mentre la seconda ha riflettuto insieme al pubblico sulle nuove fragilità create o messe in luce dal Covid: la vulnerabilità del corpo, l’incertezza della gestione del nostro tempo, il cambiamento delle relazioni interpersonali. “Niente sarà come prima”, come si sente ripetere, poiché bisogna gestire le nuove paure.
Al mattino, una tavola rotonda su “L’arte cura l’anima” ha aperto il Festival. Un confronto sullo stato di salute della cultura tra gli attori Corrado D’Elia e Marta Cuscunà ed il musicista musicologo Enrico Merlin, moderati dal direttore artistico del festival Claudio Ronda. A seguire un panel sui cambiamenti dovuti al Covid nel turismo, nell’economia e nella politica con Cristina Regazzo di Rovigo Convention&Visitors bureau, Laura Aglio formatrice per la digitalizzazione nella Pa e l’assessore alla Cultura di Rovigo Roberto Tovo.
La seconda giornata si è aperta con la presentazione ufficiale dell’esposizione “Udhr posers for human rights”, una collezione di 17 manifesti di altrettanti fra i più grandi grafici italiani, sulla Dichiarazione universale dei diritti umani. A seguire la presentazione dell’opera di videoarte “Il suono immobile”, di Camilla Ferrari e Alberto Gambato, che scopre una città di Rovigo piena di suoni e rumori che diventano musica e colonna sonora di una serie di dettagli che sono vera arte urbana. Un omaggio alla città di Rovigo, con dedica all’amico musicista Paolo Ambroso, tragicamente scomparso.
Tensioni è organizzato da La Fabbrica dello Zucchero (Fdz), in collaborazione con Censer Rovigo Fiere, Fondazione Rovigo cultura, il sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Padova e Rovigo, Comune di Rovigo, il patrocinio di Provincia di Rovigo, e la sponsorizzazione di Asm Set, nell’ambito di un progetto finanziato da Regione Veneto POR FERS 2014-2020.
Il programma integrale degli eventi di Tensioni 2020, con le informazioni sugli ingressi e la biglietteria, è scaricabile dal sito www.lafabbricadellozucchero.com o reperibile all’info point dell’edicola di piazza Garibaldi, a Rovigo, aperta questo fine settimana.