Una serata ricca di emozioni a “Casa Schumann”

Grandi applausi sabato 5 settembre all'Auditorium Tamburini per il concerto di grande presa con Danilo Rossi, Stefano Bezziccheri e Luca Giovannini nell’ambito del festival Rovigo Cello City

ROVIGO – Un lungo applauso ha concluso la serata di sabato 5 settembre, in un Auditorium gremito di persone, tutte debitamente distanziate, alla fine della penultima giornata di questa edizione di Rovigo Cello City.

Il concerto, intitolato “Casa Schumann”, ci ha fatto entrare per una sera nella casa e nell’intimità del grande compositore tedesco e di sua moglie Clara, con un percorso attraverso la musica di questa coppia straordinaria di artisti, concluso con l’esecuzione di una delle ultime opere cameristiche di Johannes Brahms, intimo amico e frequentatore dell’ambiente famigliare degli Schumann.

Tre musicisti di grande talento sono stati i protagonisti della serata, aperta da Danilo Rossi alla viola e da Stefano Bezziccheri al pianoforte con con la prima delle tre Romanze op. 22 di Clara Wieck-Schumann, e i Märchenbilder op.113, di Robert Schumann. Un’esecuzione di raro pregio e raffinata espressività musicale, che ha rivelato il carattere originale ed unico di ogni brano.

La parola è passata poi al violoncello di Luca Giovannini che, in duo con Stefano Bezziccheri, ha entusiasmato ancora una volta il pubblico, con l’esecuzione dei Fünf Stücke im Volkston op.102, cinque pezzi in stile popolare. Il giovane musicista rodigino, durante l’appuntamento delle ore 18.30, ha ricevuto la borsa di studio della Fondazione Banca del Monte dedicata alla memoria di Sergio Garbato, che è stata consegnata dal presidente dell’Associazione Musicale Venezze Ettore Felisatti, e dal presidente della Fondazione Banca Del Monte Luigi Costato, alla presenza della vedova del compianto Sergio Garbato, la signora Sandra Olivo, e del presidente del Conservatorio Venezze, Fiorenzo Scaranello.

Per concludere, viola violoncello e pianoforte si sono uniti nello splendido Trio in la minore op. 114 di Johannes Brahms, in un avvincente e incalzante dialogo tra i tre strumenti.

Il concerto è stato proposto in doppio appuntamento, alle 18.30 con replica alle ore 21, ed è stato trasmesso anche in diretta streaming, una novità di questo festival, indotta dalla volontà degli organizzatori di rendere disponibile la fruizione del concerto anche a distanza, considerata la riduzione dei posti a sedere dovuta i protocolli di sicurezza, e realizzata grazie alla cooperazione con il Dipartimento di Nuove Tecnologie del Conservatorio Venezze.

Ricordiamo che il festival Rovigo Cello City è organizzato dall’Associazione musicale Venezze ed è reso possibile grazie alla sensibile disponibilità di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Ministero per i beni e le attività culturali, Regione del Veneto, Accademia dei Concordi, Conservatorio di Musica Francesco Venezze di Rovigo, Asolo Musica, Rotary Club Rovigo, ASM SET, Voxlion e Radio Padova, e con il patrocinio del Comune di Rovigo e della Fondazione per lo sviluppo del Polesine in campo letterario, artistico e musicale.

Tutti i concerti e gli eventi del festival, nel rispetto dei protocolli per il contenimento del rischio epidemiologico, sono a prenotazione obbligatoria con preassegnazione gratuita del posto a prenotazioni@rovigocellocity.it. Per gli eventi di domenica 6 settembre prenotazioni su www.festivaloperaprima.it