Uno straordinario finale con uno straordinario sold-out per la rassegna Teatro in Castello

Un successo incredibile la trentesima edizione di Teatro in Castello, conclusasi con un sold-out e con grande apprezzamento da parte del numeroso pubblico presente. Una nuova produzione, “Ti ho sposato per allegria”, con una nuova regia inaugura anche una nuova stagione della compagnia Proposta Teatro Collettivo, che ora vede all’orizzonte il 2025, quando verranno spente ben cinquanta candeline di attività.

(Foto: Cristina Sartorello)

Arquà Polesine (RO) – Ha stupito tutti la nuova produzione di Proposta Teatro Collettivo, pensata per il gran finale della trentesima edizione della rassegna Teatro in Castello, dedicata quest’anno all’amico e attore Ruggero Sichirollo.

Con “Ti ho sposato per allegria”, si inaugura, infatti, una nuova stagione della storica compagnia arquatese, che da quasi cinquant’anni calca i palchi del Triveneto e che da trenta organizza una rassegna di successo, confermata quest’anno dai sold-out che si sono susseguiti serata dopo serata.

Un pubblico attento e curioso ha accolto con entusiasmo la nuova proposta, per la regia di Giorgia Brandolese, con la supervisione tecnica di Giorgio Libanore e che ha visto salire sul palco, oltre a Giorgia Brandolese nei panni della protagonista, l’istrionica Giuliana, anche Manola Borgato, la scapestrata cameriera Vittoria, Marisa Migliari, la madre di Pietro e simbolo di una borghesia in declino, Paolo Zaffoni, avvocato apparentemente tutto d’un pezzo, sposato con Giuliana. Un dialogo intergenerazionale ben riuscito, tra personaggi surreali con incursioni nel teatro dell’assurdo, grazie al testo di Natalia Ginzburg, messo in scena integralmente. Uno spettacolo che, sebbene sia stato scritto negli anni Sessanta, risuona ancora in noi e ancora tanto ha da raccontarci, in particolare riguardo l’emancipazione femminile.

Tra effetti ricreati solo con l’uso di pochi oggetti, grande movimento nonché energia di parola, lo spettacolo della durata di un’ora e mezza ha saputo catturare i presenti ed è stato apprezzato per l’originalità della proposta, nonché per il forte entusiasmo che si percepiva tra gli attori in scena, che hanno saputo creare una sinergia unica tra loro e con il testo.

La rassegna, ora, è giunta a conclusione ed è tempo di fare bilanci. Così afferma Giorgio Libanore, direttore artistico: «Siamo davvero molto contenti di come è andata quest’anno la rassegna Teatro in Castello. Abbiamo offerto agli spettatori proposte anche molto diverse tra di loro, provenienti da tutto il Veneto, ma soprattutto con la volontà di legare tutti i lavori attraverso l’ironia, la possibilità di ridere del mondo unita alla riflessione. Abbiamo ricevuto davvero tante recensioni positive da parte di veterani ma anche di nuovi spettatori, perché mai come quest’anno abbiamo avuto una platea molto ampia, proveniente anche da altri paesi e altre province. Insomma, c’è soddisfazione e non vediamo l’ora di metterci al lavoro per i prossimi appuntamenti che ci vedranno coinvolti, nonché per il traguardo che vediamo all’orizzonte, del 2025, con il quale festeggeremo i cinquant’anni di attività della compagnia. Non sveliamo ancora nulla, ma sarà di sicuro una festa grande per la quale inizieremo a prepararci a breve. Ringrazio di cuore quanti hanno contribuito e hanno dato una mano per la buona riuscita degli eventi perché ognuno ha fatto sì che questa manifestazione potesse concretizzarsi».

La rassegna non sarebbe stata possibile senza il prezioso contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e dell’Amministrazione comunale di Arquà Polesine. L’evento vede inoltre la collaborazione con la Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo, il Circolo ricreativo Monsignor Giacomo Sichirollo, il Gruppo giovani Arquà Polesine, la fioreria Fiori d’Arancio.