Videolezione di musica dall’università del Missisipi per gli alunni dell’Istituto comprensivo di Occhiobello

Il dirigente Morena Passeri «I docenti stanno facendo il massimo e la scuola prosegue con lezioni a distanza e momenti di verifica e confronto tra docenti e ragazzi».

Il dirigente dell'Istituto Comprensivo di Occhiobello, Morena Passeri

Occhiobello (RO) – Un saluto e un incoraggiamento dai musicisti della Southern Missisipi University agli alunni dell’indirizzo musicale dell’Istituto comprensivo di Occhiobello. I ragazzi hanno ricevuto una videolezione inviata dai musicisti del corso di percussioni dell’università americana, diretto da John Wooton, musicista di fama internazionale, amico e collega dell’insegnante Massimo Malaguti, docente del comprensivo di Occhiobello.

«Gli alunni del corso di percussionispiega Massimo Malagutihanno potuto, grazie al video, visitare virtualmente il contesto di una classe di musicisti che ad alti livelli si stanno avviando alla professione».

«I percussionisti eseguono un brano, illustrano gli strumenti e trasmettono un messaggio positivo – continua Malaguti – credo che nella didattica dell’arte, in questo momento, una motivazione possa essere più importante di una nozione».

L’indirizzo musicale, da quando le scuole sono state chiuse, non si è interrotto proseguendo con lezioni a distanza e momenti di verifica e confronto tra docenti e ragazzi.

Così come i corsi di recupero e il “trinity” (approfondimento per la lingua inglese) hanno continuato a essere proposti e frequentati dagli alunni. L’istituto comprensivo, per fare fronte alla didattica a distanza e agevolare le famiglie, ha messo a disposizione quaranta tablet che già possedeva, altri venti ne sta comprando e si sta attivando anche per permettere alle famiglie meno abbienti di usufruire di giga gratuitamente.

«I ragazzi vivono un momento di smarrimentocommenta il dirigente Morena Passerima è anche vero che questa pandemia sta insegnando a tutti il valore dello sforzo comune e della libertà».

«I docenti stanno facendo il massimo – conclude il dirigente Passeri – per proporre iniziative e nuovi stimoli alle classi che, a loro volta, rispondono con partecipazione perché davvero motivate nei metodi di apprendimento».