“Alle soglie della maturità”, il nuovo romanzo di Cristina Guasti

Un viaggio inatteso tra pregiudizi e riscoperta di sé, sullo sfondo della Sardegna più autentica

L'autrice Cristina Guasti

ROVIGO – Con “Alle soglie della maturità” (Il Seme Bianco, 2024), Cristina Guasti – giovane avvocata rodigina appassionata di scrittura – firma un romanzo brillante e sorprendente, capace di coniugare ironia, introspezione psicologica e un vivido senso del paesaggio. A sei anni dall’esordio con “Fatti imprevisti”, l’autrice torna con una storia che conferma la solidità della sua voce narrativa e la sua particolare abilità nel tratteggiare personaggi imperfetti, umanissimi, spesso alle prese con il compito più arduo: imparare a guardarsi allo specchio.

Protagonista del romanzo è Roberto Maria Gusberti, uomo di mezza età, misantropo e misogino, che vive in una cittadina del Polesine in compagnia della sua unica, improbabile confidente: un pitone albino di nome Lara. Gusberti è prigioniero di un’idea di sé tanto rigida quanto fragile, e la sua routine viene sconvolta quando è costretto a trasferirsi in Sardegna per presiedere una commissione di concorso. Un incarico che accoglie con astio e con un bagaglio di mille pregiudizi verso una terra che non conosce e che non ha alcuna intenzione di comprendere.

È proprio qui che Guasti dà il meglio di sé. La Sardegna diventa molto più di uno sfondo: è un dispositivo narrativo che scardina il protagonista, lo mette di fronte ai suoi limiti, lo espone a incontri improbabili, situazioni paradossali, fallimenti esilaranti. Guasti costruisce un personaggio volutamente sgradevole – eppure irresistibile nella sua incapacità di stare al mondo – accompagnandolo con un linguaggio brillante, costellato di battute, osservazioni caustiche e riflessioni intrise di pregiudizi.

L’autrice utilizza il viaggio come un catalizzatore: non è il mondo a cambiare, ma lo sguardo di chi lo osserva. E soprattutto, Guasti evita ogni moralismo: lo fa con leggerezza, con una scrittura nitida, scorrevole, che alterna comicità e profondità senza strappi.

Gusberti non è un eroe e non aspira a esserlo: attraversa la quotidianità convinto che nessuno sia all’altezza del suo acume, mentre è proprio lui a mancare il bersaglio. La presenza surreale dell’unico essere vivente femmina in grado di stargli vicino, il pitone albino Lara, aggiunge una nota grottesca che accentua la dimensione caricaturale del protagonista e, allo stesso tempo, la sua profonda solitudine.

Uno degli aspetti più riusciti del romanzo è il gioco di contrasti che anima l’universo dei personaggi. Accanto a figure maschili fragili, talvolta mediocri e spesso incapaci di assumersi responsabilità, Guasti tratteggia personaggi femminili “normali”, ma dotati di una solidità silenziosa: donne che, con tenacia e buon senso, riescono sempre a trovare una via d’uscita. È un mondo in cui gli uomini arrancano e si logorano nella propria inadeguatezza, mentre le donne – senza clamore – vedono ciò che spesso gli uomini non riescono a comprendere. Un ribaltamento narrativo che, pur filtrato attraverso l’ironia, apre a una riflessione sottile e attualissima sulle dinamiche di potere, sui ruoli di genere e sulle maschere sociali.

La Sardegna descritta da Guasti è un luogo di forti contrasti, di colori intensi, di tradizioni millenarie. Una terra raccontata con affetto e precisione, frutto evidente del legame personale dell’autrice, che in quei luoghi ha vissuto. Guasti intreccia paesaggi, folklore locale e suggestioni ancestrali, restituendo ambientazioni al tempo stesso reali e letterarie. Non manca un riferimento al Polesine, che funge da contrappeso identitario, come se Gusberti misurasse sé stesso tra due orizzonti geografici e simbolici.

Lo stile di Cristina Guasti è agile, luminoso, spesso modulato su dialoghi e situazioni che sfiorano il teatro dell’assurdo. Ma sotto la superficie comica si muove una riflessione più profonda sul pregiudizio, sulla paura del cambiamento e sulla necessità – talvolta forzata – di crescere. Il titolo, lo chiarisce l’autrice stessa, non rimanda a un’età anagrafica, bensì a un processo di maturazione interiore: un passaggio che prima o poi nessuno può evitare, nemmeno Gusberti.

Alle soglie della maturità è un romanzo che si legge con piacere, che diverte senza essere leggero e che fa riflettere senza appesantire. È il ritratto ironico e affettuoso di un uomo in crisi e, allo stesso tempo, la fotografia di un mondo in cui i pregiudizi sopravvivono finché nessuno trova il coraggio di metterli in discussione.

Cristina Guasti firma un romanzo intelligente, godibile e profondamente umano.

Un piccolo gioiello per chi ama le storie capaci di raccontare, con humour e grazia, le contraddizioni del nostro tempo.

 

Pubblicazioni.

  • Fatti imprevisti, 2018 – Il Seme Bianco
  • Alle soglie della maturità, 2024 – Il Seme Bianco

 

Scheda
Autore: Cristina Guasti
Genere: Narrativa contemporanea
Editore: Il Seme Bianco
Formato: Brossura
Pubblicato: 31 ottobre 2024
Pagine: 349 pagine
Lingua: italiano
Prezzo copertina: 25,50 €

 

L’autrice Cristina Guasti