Bilancio positivo per le giornate Fai di primavera

Grande apprezzamento e giudizi lusinghieri espressi dai numerosi visitatori che hanno partecipato sabato 15 e domenica 16 alle aperture offerte dalla Delegazione FAI di Rovigo a Polesella, Guarda Veneta e Frassinelle Polesine

ROVIGO – Il Polesine conquista con le sue bellezze e dimostra come sia sempre più necessario e urgente incentivare il turismo locale, insieme a una conquistata consapevolezza dei tesori che il nostro territorio possiede e che spesso non svela. Anche la Delegazione rodigina del Fondo Ambiente Italiano, in occasione delle Giornate FAI di Primavera, ha voluto offrire uno stralcio di bellezza, donando la visione di tre luoghi intrisi di fascino, storia, cultura e appunto di “bellezza”.

Nel fine settimana di sabato 15 e domenica 16 maggio, nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria, sono stati circa 1400 i visitatori che hanno risposto all’invito: un vero successo.

Villa Morosini a Polesella è stata sicuramente la più gettonata, prenotazioni al completo già da giovedì. La villa, una delle più belle ville del nostro Polesine, magistralmente conservata dall’Ing. Luciano Zerbinati, un luogo magico dove l’architettura e l’arte si fondono e creano emozioni nello spettatore.

Anche la Chiesa di San Domenico di Guarda Veneta è stata presa d’assalto dai visitatori che sono venuti per ammirarne gli interni, da poco restaurati, e per conoscerne la storia, qualche gruppo più fortunato è riuscito anche ad ascoltare il suono dello storico organo Callido, conservato nella chiesa.

Tanto afflusso anche per il Sacrario di San Lorenzo in località Passo di Frassinelle, da molti definito il luogo più emozionante fra i tre aperti, in quanto attraverso una mostra fotografica veniva raccontata la storia dell’alluvione del Polesine del 1951 e venivano ricordate le vittime del “camion della morte” che in quel sacrario sono sepolte.

Le persone che hanno partecipato alle visite provenivano per il 65% da fuori provincia. Coppie e famiglie sono giunte anche da località come Milano, Firenze, Alessandria, Bergamo e Ravenna, tanto per citarne alcune. Ciò sta a significare che il nostro territorio ha diversi tesori, motivo di attrazione e valorizzazione per i polesani ma anche per un pubblico più vasto. Un patrimonio materiale e immateriale che la provincia di Rovigo conserva, motivo di arricchimento per tutti i fruitori.

Alla perfetta riuscita dell’iniziativa hanno contribuito i gruppi della Croce Rossa Italiana e della Protezione Civile che con il loro supporto hanno consentito di assistere il pubblico, permettendo lo svolgimento tranquillo e sicuro della manifestazione.

Questa edizione delle Giornate FAI è stata dedicata ad Angelo Maramai, direttore generale del FAI dal 2009 al 2020, venuto a mancare pochi giorni fa.

«Vorrei ringraziarein primis l’ingegner Zerbinaticommenta Daniel Fusaro, capo Delegazione FAI di Rovigoper aver concesso l’apertura di Villa Morosini e aver allestito per l’occasione una mostra personale del pittore Gianfranco Goberti nella sala degli stucchi. Ci ha accolto a braccia aperte e con immensa disponibilità. Vorrei, inoltre, ringraziare la Provincia di Rovigo, il Comune di Guarda Veneta, il Comune di Frassinelle Polesine e il Comune di Polesella per il patrocinio concesso all’iniziativa. Grazie a Don Fabio e a Don Licio per il sostegno e la disponibilità per le aperture della Chiesa di San Domenico e del Sacrario di San Lorenzo. Un ringraziamento particolare alla FIAB – Amici della Bici di Rovigo, perché ha scelto i nostri luoghi per il suo tradizionale giro domenicale».

«Un infinito grazie – conclude Daniel Fusarova ai circa 50 volontari del FAI che hanno impegnato il loro tempo, per organizzare le Giornate, accogliere i visitatori, raccontare i luoghi e portare avanti la missione del FAI, raccogliendo iscrizioni e contributi.