Carni suine, introdotto l’obbligo in etichetta dell’indicazione del Paese di Origine

Soddisfazione da parte di Confartigianato Polesine per l’entrata in vigore del Decreto

ROVIGO – In una nota, Confartigianato Polesine segnala che è stato dato il via libera al decreto 6 agosto 2020, che rende obbligatoria l’indicazione dell’origine delle carni suine nei prodotti trasformati come prosciutti e salumi.

Il testo prevede che i produttori, a partire dal 16 novembre 2020, indichino in maniera leggibile sulle etichette informazioni quali Paese di nascita: degli animali, Paese di allevamento e Paese di macellazione.

La dicitura “100% italianoè utilizzabile solo quando la carne è proveniente da suini nati, allevati, macellati e trasformati in Italia.

Quando la carne proviene da suini nati, allevati e macellati in uno o più Stati membri dell’Unione europea o extra europea, l’indicazione dell’origine può apparire nella forma: “Origine: UE”, “Origine: extra UE”, “Origine: Ue e extra UE“.

L’etichettatura dei prodotti trasformati che contengono carne suina, va quindi ad aggiungersi ai provvedimenti che hanno reso obbligatoria l’indicazione della provenienza del grano per la pasta, del riso, del pomodoro e del latte, la cui validità è stata prorogata fino al 31 dicembre 2021 in via sperimentale.

Tutti i prodotti che non soddisfano i requisiti immessi sul mercato o etichettati prima dell’entrata in vigore dello stesso, possono essere commercializzati fino ad esaurimento delle scorte.

Confartigianato Polesine, esprime soddisfazione per le finalità perseguite dal Decreto. Una maggior protezione del consumatore, attraverso una aumentata trasparenza è alla base della valorizzazione dei prodotti artigianali di macellazione.