ROVIGO – Una sala gremita ha accolto, venerdì 28 novembre, la presentazione del romanzo “Alle soglie della maturità” di Cristina Guasti, edito da Il Seme Bianco, nell’ambito della terza edizione della rassegna “Quello che le donne scrivono”. Il ciclo di incontri, promosso da CRAMS con il sostegno di Bvr Banca Veneto Centrale e con il patrocinio di Comune e Provincia di Rovigo e della Consigliera di Parità, continua a registrare il tutto esaurito, confermandosi un appuntamento culturale molto atteso.
La serata è stata scandita dal dialogo brioso e ben calibrato tra l’autrice rodigina e la giornalista Lucia Bellinello, che con domande puntuali ha guidato il pubblico dentro i molti livelli di lettura del romanzo, presentato per la prima volta al pubblico nonostante la pubblicazione risalga all’ottobre 2024.
Non a caso, a margine dell’incontro, Chiara Paparella, presidente del CRAMS e ideatrice del progetto, ha voluto sottolineare il valore della rassegna: «Con “Quello che le donne scrivono” abbiamo inteso creare uno spazio dedicato al talento femminile del territorio, spesso ingiustamente poco conosciuto. Ogni serata ci conferma quanto preziosa sia la narrativa delle nostre autrici, per profondità, qualità e capacità di parlare a tutti».

Cristina Guasti, avvocata rodigina, è laureata in Giurisprudenza e vive nella sua città natale, dove esercita la professione forense. La sua formazione e il suo lavoro convivono con una forte passione per la scrittura, alimentata anche dai molti anni trascorsi in Sardegna, terra alla quale è rimasta profondamente legata e che continua a rappresentare per lei una preziosa fonte di ispirazione narrativa. Nel 2018 ha pubblicato il suo romanzo d’esordio, Fatti imprevisti, classificatosi al secondo posto al Premio letterario Cà Dura. Con Alle soglie della maturità, uscito nell’ottobre 2024, Guasti conferma una voce narrativa originale, ironica e capace di cogliere le sfumature psicologiche dei suoi personaggi.
A dialogare con lei è stata Lucia Bellinello, giornalista e podcaster, specializzata in geopolitica dell’area russa e post-sovietica, con particolare attenzione ai diritti umani e alle questioni di genere. Laureata in Lingua e Letteratura russa, Bellinello ha vissuto per molti anni a Mosca, seguendo da vicino i cambiamenti sociali e culturali del Paese. Oggi collabora con diverse testate – tra cui L’Espresso, Domani Editoriale, Wired e LifeGate – ed è autrice e conduttrice di Transsib, podcast indipendente selezionato tra i migliori emergenti del 2024 al Festival del Podcasting.
La storia segue Roberto Maria Gusberti, misantropo e misogino polesano costretto a un viaggio in Sardegna dove, tra equivoci, incontri imprevisti e un insolito pitone albino di nome Lara, sarà portato – suo malgrado – a fare i conti con sé stesso.
Nel corso della serata, Lucia Bellinello, distinguendosi per uno stile chiaro, diretto e sensibile, capace di valorizzare la voce dell’ospite e di coinvolgere il pubblico, ha evidenziato quanto la scrittura dell’autrice sappia unire ironia e lucidità: «Il romanzo diverte, ma allo stesso tempo ci costringe a osservare da vicino i nostri stessi pregiudizi. Cristina Guasti riesce a farlo con una leggerezza intelligente, che conquista fin dalla prima pagina», ha ricordato la giornalista.
Sollecitata dalle domande della moderatrice, Cristina Guasti ha spiegato il senso del titolo, che non allude a un passaggio anagrafico, bensì a una condizione interiore: «Il protagonista non è ancora arrivato alla propria maturità emotiva: è imprigionato nei suoi pregiudizi, nella sua presunzione, e proprio la vita – in forme imprevedibili – lo costringe a mettersi in discussione», ha raccontato l’autrice.
Il romanzo, ricco di ironia e di situazioni paradossali, mette al centro figure maschili fragili, spesso incapaci di uscire dalla propria mediocrità, alle quali fanno da contrappunto personaggi femminili pragmatici, perseveranti, capaci di trovare – con semplicità e buonsenso – soluzioni ai problemi quotidiani. Una trama scorrevole, divertente e ben costruita, che si muove tra il Veneto e una Sardegna descritta con immagini vivide: i suoi panorami, il folklore, i ritmi antichi, la cultura ancestrale caratterizzata da una forte identità sociale e spirituale. Nel libro non mancano neppure pagine e riferimenti dedicati al Polesine.

Il pubblico, numeroso e attento, ha seguito con grande partecipazione la conversazione, apprezzando la sintonia tra autrice e moderatrice, entrambe capaci di incuriosire senza rivelare troppo della trama, lasciando intatto il piacere della scoperta.
La serata si è poi conclusa con un partecipato momento di firmacopie, durante il quale il pubblico ha potuto salutare l’autrice e dialogare ancora con lei.
La rassegna “Quello che le donne scrivono” si concluderà venerdì 5 dicembre alle ore 18.00 a Palazzo Casalini con Elisa Cappelli, autrice di Taglio di Po, che presenterà – in dialogo con la giornalista Alessandra Borella – il suo nuovo romanzo “Sussurri. I fantasmi di Ca’ Ligo”.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Informazioni: segreteria@associazionecrams.it – Tel. 328 4532974







































