Ecoambiente alle RSU: «l’azienda si muove su tutti i fronti con chiarezza e trasparenza, serve coesione in un momento come questo»

La società che gestisce il servizio integrato dei rifiuti in provincia di Rovigo risponde alla nota del sindacato di domenica 25 ottobre nella quale si asserivano situazioni di criticità

ROVIGO – In risposta alla nota del sindacato di domenica 25 ottobre, riceviamo e pubblichiamo quanto segue da Ecoambiente.

«Mentre Ecoambiente è impegnata a tempo pieno nell’elaborare, in poche settimane, un piano industriale per un lungo arco temporale, che darà sicurezza ai posti di lavoro, garantendo investimenti adeguati ed un servizio di qualità ai cittadini polesani, si trova ancora a dover rispondere ad accuse estemporanee, che arrivano in questo caso dalle RSU aziendali.

Nessun problema, in ogni caso, a rispondere nel merito, perché massima è ed è sempre stata la trasparenza.

Come premessa, tuttavia, va sottolineato che nel 2020 Ecoambiente ha effettuato ben 21 assunzioni a tempo indeterminato, a seguito del concorso concluso a dicembre 2019. Questo senza contare i contratti a tempo determinato per le sostituzioni estive, così come ora verrà espletato il concorso per nuove assunzioni a tempo determinato per le sostituzioni invernali.

Per quando riguarda la “graduatoria, ormai scaduta per altri avanzamenti di carriera” cui fanno riferimento le RSU, si tratta della graduatoria del concorso interno per referenti di aprile 2018, che aveva validità di “almeno” 24 mesi, con possibilità di proroga. La proroga è stata esercitata con la deliberazione del cda il 2 settembre scorso, perché vi era la necessità di provvedere a sostituzioni urgenti. La delibera stabilisce che resti in vigore fino alla data di approvazione della graduatoria per referente del nuovo bando, approvato lo stesso 2 settembre e già pubblicato, come concordato con le organizzazioni sindacali, di selezione interna per referenti di cantiere di V livello.

Per quanto riguarda invece sempre la guardia ambientale, il candidato che si è piazzato primo nella apposita graduatoria, e che in un primo momento aveva rinunciato, ha poi ritirato la rinuncia.

Sul fronte vestiario, la presa taglie è stata già completata e quindi le forniture, pur con il ritardo dovuto ad un contenzioso legale durato due anni, sono previste al massimo entro metà novembre, mettendo finalmente fine ad una fase di difficoltà oggettive.

Infine, per quanto riguarda la commissione carichi di lavoro, questa è già stata già nominata nel mese di settembre. Di questo, così come della sala riunioni, risponderemo nell’incontro con le RSU che verrà organizzato la prossima settimana, ed il cui ritardo è dovuto anche alle nuove incombenze dovute alle procedure Covid.

L’uso, a volte strumentale, della stampa per sollevare questioni di relazioni sindacali aziendali suscita perplessità e difficile comprensione in un momento di estrema difficoltà come quello che stiamo vivendo».