Ferrovia Adria-Venezia, la Regione: «Elettrificazione e meno fermate»

L’assessore regionale De Berti e il direttore Gambato a confronto con i sindaci. Invito ai Comuni a suggerire proposte immediate per ridurre i passaggi a livello

La ferrovia Adria-Venezia nella zona di Cavarzere (VE)

VENEZIA – Spiragli per la riqualificazione della linea ferroviaria Adria-Venezia, tratta di 57 chilometri non elettrificata e a binario unico, una delle più utilizzate dai pendolari ma anche una di quelle con il servizio peggiore. La Regione investirà in maniera importante sulla tratta, ma nel frattempo i pendolari dovranno continuare a fare i conti con tempi di percorrenza più lunghi e soppressione di alcune corse.

Il 21 gennaio si è svolto ad Arzergrande un incontro tra l’assessore regionale Elisa De Berti, con delega ai trasporti, e i rappresentanti dei 12 comuni attraversati dai binari della littorina, unica assente Venezia. Al tavolo di lavoro era presente anche il direttore generale di Sistemi Territoriali Gian Michele Gambato.

Due ore di discussione a porte chiuse in cui tutti gli amministratori hanno messo sul tavolo i problemi e le segnalazioni raccolte dai cittadini. «Abbiamo spiegato le questioni tecniche della situazione attuale» ha dichiarato Gian Michele Gambato «Con il nuovo sistema di sicurezza i tempi di percorrenza saranno più lunghi. Appena saranno stabilizzati saranno ridisegnati gli orari per permettere di rispettare le tabelle».

Di fronte alle pressanti richieste di pendolari e sindaci, De Berti ha promesso che la linea sarà elettrificata: l’intenzione c’è, per i cantieri serve attendere i «tempi tecnici» che l’assessore ha quantificato in circa due anni. Ma per aumentare la velocità dei convogli le soluzioni semplici non ci sono: il raddoppio dei binari non è all’orizzonte, per questo De Berti ha invitato i sindaci a studiare insieme soluzioni per diminuire il numero di fermate, che oggi sono 16, e di passaggi a livello. Se ne contano ben 67.

«A tutti i sindaci – ha commentato l’assessore De Berti – ho chiesto subito di istituire dei tavoli per studiare soluzioni di viabilità imminenti con la Regione per il problema dei passaggi a livello. Sono sicura che, in cambio di un treno più veloce, qualcuno sarà disposto a rinunciare a qualche fermata. A Sistemi Territoriali abbiamo chiesto di curare l’aspetto della comunicazione con l’utenza. È fondamentale».